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Crotone ko a Napoli Decide il solito Calaiò

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Il Napoli segna il gol partita al minuto 9 del primo tempo con il solito e decisivo Calaiò e vive di rendita per i restanti 80'. Cronaca di una brutta partita. La settimana di nervi tesi, confronti e polemiche ha prodotto lo stesso identico spettacolo delle ultime gare. Sul finire del secondo tempo il cielo si rabbuia, speriamo che la pioggia cancelli velocemente il ricordo di questa sfida che, è bene non dimenticarlo, lascia il Napoli in seconda posizione a 15 punti. Reja cambia modulo: 3-4-1-2, inserisce dal primo minuto Maldonado, centrale di difesa, e Garics, terzino austriaco arrivato ad agosto, che però va a posizionarsi a centrocampo sulla corsia di destra. Lui e Grava hanno il compito di dare profondità alla manovra, andare al cross e rifornire così il tridente «sporco»: Bucchi, De Zerbi, Calaiò. Il Crotone si presenta con un 4-4-1-1, solido e coperto in difesa, poi cambia con l'inserimento di un altro attaccante per tentare di agguantare il pareggio che sembrava alla portata. Sulla carta è un nuovo Napoli, in campo è il vecchio: poco gioco, poca personalità e lampi di gioco. Dopo 10', su cross di De Zerbi dalla sinistra, Calaiò colpisce di testa e prende in controtempo il portiere del Crotone Soviero. Un numero pregevole, un gol cercato, non a caso la squadra si regge sulle trovate del bomber palermitano. In 45' solo un'altra iniziativa, bene per i partenopei che il Crotone, in tenuta gialla, sia volenteroso, ma inconsistente. Al 37' Galardo esce per infortunio, entra il giovane Petrilli, la vera costante spina nel fianco degli azzurri. Gli uomini di Reja lavorano la palla con passaggi e passeggini, tessono la tela, ma i meccanismi non sono fluidi. Oltre il gioco manca anche la personalità. Nel secondo tempo Gustinetti mischia le carte e il Crotone si rende pericoloso. Ma il risultato non cambia e il Napoli ottiene il massimo col minimo sforzo.

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