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La Ferrari entra nella storia vincendo i Mondiali a soli 16 anni

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È la prima ginnasta azzurra a trionfare nel concorso individuale

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16 anni li compirà il 10 novembre prossimo, ma nel palazzo dello sport di Aarhus ha gareggiato come una veterana ed ha conquistato la medaglia d'oro nel concorso generale individuale dei mondiali. Semplicemente, non era mai successo che un'italiana arrivasse così in alto. 56 anni fa Wanda Nuti e Licia Macchini conquistarono un argento ed un bronzo alla trave e la squadra si impose nella gara per nazionali. Ma Vanessa è di un'altra categoria. Unica sbavatura della sua serata, un'incertezza alla trave: uscendo da una combinazione si è sbilanciata ed è saltata giù dall'attrezzo. Altre sarebbero andate in confusione. Invece la Ferrari ha ripreso il suo esercizio e lo ha concluso con un'uscita perfetta. Ed il capolavoro l'ha fatto nel corpo libero: aveva bisogno di 15,225 per installarsi in cima alla classifica. Sulle note del «Nessun dorma» ha conquistato i giudici che l'hanno premiata con un 15,500 che l'ha resa irraggiungibile. Anche perché nel frattempo sulla pedana del volteggio la cinese Panpan Pang, l'unica che - in assenza dell'americana Chellsie Memmel (infortunata mercoledì alle parallele asimmetriche nel concorso a squadre) - potesse toglierle il mondiale, è goffamente caduta uscendo persino dalla zona podio. Così Vanessa, che gareggia con quattro viti nella mano destra (ricordo di un infortunio ai mondiali juniores del dicembre 2005, viti che lei non ha ancora voluto rimuovere), si è trovata la strada spianata. Nata a Orzinuovi, Vanessa Ferrari ha cominciato con la ginnastica nel 1997 quando si presentò alla Brixia. Lì conobbe quello che è tuttora il suo allenatore, Enrico Casella. «Siamo rimasti subito a bocca aperta - ricorda il tecnico - capimmo subito che avremmo dovuto farla crescere come una campionessa». Lei ha ripagato la fiducia conquistando (ancora juniores) 5 ori ai Giochi del Mediterraneo 2005 e quest'anno il titolo europeo a squadre nonchè l'argento al corpo libero. E per Vanessa l'oro di Danimarca potrebbe essere solo l'inizio, visto che tra oggi e domani sarà impegnata nelle finali per attrezzo dove è la favorita nel corpo libero. Lo sport italiano si è subito stretto intorno alla campioncina, applaudendo un'impresa storica. «Un'emozione incredibile per una vittoria fantastica. Sapevamo che Vanessa Ferrari era destinata a grandi successi, non osavamo sperare che ci potesse arrivare tanto presto». Così il presidente del Coni Gianni Petrucci ha commentato a caldo l'oro iridato della bresciana. «La ginnastica è una disciplina in cui è difficile vincere, con le ragazze non c'eravamo mai riusciti. Ma abbiamo grandi dirigenti - prosegue Petrucci - grandi tecnici, grandi atleti. Ho sentito in televisione Yuri Chechi dire che ieri sera è nata una stella e Yuri è uno che se ne intende. Vanessa Ferrari abbiamo imparato a conoscerla lo scorso anno ai Giochi del Mediterraneo di Almeria. Vinse tutto - ricorda il presidente del Coni - ma il Mediterraneo non era il mondo...ma lei ha continuato a vincere sempre dappertutto. La ginnastica italiana ha avuto ed ha grandi campioni tra gli uomini, ha sfiorato la vetta con le ragazze della ritmica, ora Vanessa ha completato questo panorama di assoluta eccellenza. La aspetto lunedì mattina a Roma - conclude Petrucci - per la consegna dei collari d'oro che vanno ai campioni mondiali ed olimpici: lei il suo collare se l'è conquistato allo sprint».

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