Il giovane centrocampista pensa in grande: possiamo battere anche Chelsea e Barcellona
«Giocare in Europa è stato un bonus che mi ha concesso l'allenatore. Alla fine mi ha fatto i complimenti nonostante qualche errore». Il centrocampista è convinto che i giallorossi possano togliersi delle soddisfazioni. «In Champions possiamo giocarcela con chiunque. Possiamo battere Real Madrid e Barcellona. In fondo due anni fa nessuno si aspettava che il Liverpool avrebbe vinto la Coppa. Giocare in Europa ti dà motivazioni diverse rispetto al campionato italiano dove non esistono gare facili». Il centrocampista ha le idee chiare. «Il mio obiettivo è quello di lavorare con i campioni che ci sono qui. Sono giovane ed ho bisogno di imparare». Ed ha trovato compagni che gli danno una mano. «Chivu è un esempio da seguire, ma anche De Rossi e Panucci mi stanno aiutando molto. Magari da un'altra parte avrei giocato di più, ma preferisco restare qui e crescere con calma in un gruppo di un certo livello». Dove c'è anche Totti. «Francesco è il leader di questa formazione sia dal punto di vista tecnico sia psicologico. Sapere che c'è lui in campo mi fa sentire più tranquillo. Mi sorprende vedere che né lui né Materazzi siano nella lista dei candidati al pallone d'oro. Da francese spero che il riconoscimento vada a Henry, ma non mi sorprenderei se alla fine lo vincesse un italiano, come Cannavaro». Domenica all'Olimpico arriva il Chievo. «Non mi interessa giocare, quel che conta è vincere». Probabile che questa volta ci sarà spazio per Vucinic, per Faty uno in grado di fare la differenza. «Mirko è bravo a dare profondità alla nostra manovra, cosa che ci permetterà di segnare più gol».