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di FRANCESCO CHIESA LA PRIMA notizia arriva dal meteo.

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Un mix per «rimischiare», come si dice, le carte in tavola. Ma a questo Schumacher non crede, anzi. Continua a ribadire l'impossibilità di vincere il Campionato Piloti, visto che il titolo è al 99 per cento di Fernando Alonso. Per ribaltare la situazione, ci vorrebbe una vittoria per il tedesco della Rossa e un «zero» punti per lo spagnolo della Renault. Cosa molto improbabile: «Per me il mondiale piloti è finito a Suzuka. Sono qui in Brasile - dice Schumi - con la speranza di vincere la gara e per fare del mio meglio per aiutare la Ferrari a vincere il mondiale costruttori». E ieri c'era molta attese per le parole del settevolte campione tedesco: «Per me questa non è una gara speciale, non sono emozionato e non penso che è l'ultima della mia carriera. Sono qui a San Paolo - continua il pilota della Ferrari - per cercare di vincere la gara e per cercare di portare il titolo costruttori alla Ferrari». E il pensiero poi va al suo compagno Massa, futuro con Raikkonen della Ferrari: «Io e Felipe siamo concentrati solo sul nostro lavoro - continua Schumacher - e non pensiamo a quello che può capitare agli altri». Schumacher non vuole dunque pensare; chi invece è più positivo sulla gara di domenica, tra l'altro la sua gara di casa, è Massa: «È vero - dice il pilota della Ferrari - che Michael non ha grandissime chance, ma nella Formula 1 tutto può succedere. Credo che una possibilità ci sia ancora ed farò di tutto per aiutarlo. Sarei felice di farlo arrivare a conquistare il titolo piloti. Farò il massimo, ma sempre in modo onesto e corretto. Non sarebbe nel nostro stile, nello stile Ferrari, cercare di vincere in altro modo».

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