di LUCA CATTANI MILANO — L'Inter si gioca il futuro europeo contro i russi dello Spartak Mosca (ore 20.
Mancini, per l'occasione, recupera in extremis Crespo. Ma difficilmente il tecnico lo rischierà dal primo minuto: «L'importante è averlo recuperato in così breve tempo. Per noi è fondamentale avere, in questo momento, quasi tutti i calciatori a disposizione. Ora sta abbastanza bene, valuteremo se potrà partire dall'inizio». Sicuri assenti, invece, gli squalificati Grosso e Ibrahimovic, più l'infortunato Cambiasso. Perciò, si profila una formazione quasi in emergenza, con almeno un titolare indisponibile per ogni ruolo. Partendo dall'attacco, Mancini lascia intuire che Adriano scenderà in campo dall'inizio: «È a disposizione, vedremo come starà». Il tema Adriano al centro dell'attenzione, sebbene il tecnico tenti di dribblare l'argomento: «Voglio parlare solo della partita. Adriano non rappresenta un caso e non crea imbarazzo assolutamente». Il brasiliano, che non segna in una partita ufficiale dallo scorso 29 marzo (Inter-Villarreal) partirà titolare assieme Cruz, con Crespo e Recoba valide alternative in corsa. L'efficacia degli attaccanti è fondamentale in una gara da vincere assolutamente, anche se Mancini bada molto anche ad un altro aspetto: «Non abbiamo alternative, dobbiamo vincere per riaprire il discorso qualificazione, e per farlo dovremo scendere in campo aggressivi, che però non vuol dire scriteriati. La concentrazione dovrà essere massima. Ai miei dico anche di restare calmi: è importante finire la gara in 11». Per il centrocampo, con il rientro di Vieira, si ricompone la coppia tutta francese con Dacourt. Figo e Stankovic gli esterni. Ma, presumibilmente, Mancini conterà molto sull'abilità di cambiare in corsa modulo con l'avanzamento di Figo dietro le due punte. In difesa, infine, Materazzi e Cordoba centrali davanti a Julio Cesar, Maicon e Zanetti gli esterni. L'argentino, intervenuto in conferenza stampa in qualità di capitano, interviene sul momento «no» di Adriano: «Sta cercando la condizione migliore. Non segna da molto e questo può diventare un problema in più. Perciò, noi lo sosteniamo, sapendo quanto può dare a questa squadra». I russi, che si presentano a San Siro con un punto all'attivo (dopo il pari interno con lo Sporting), annoverano in squadra il regista brasiliano Mozart, fino alla scorsa stagione nella Reggina. In attacco, invece, giocherà il pericolosissimo argentino Cavenaghi. Nel campionato russo, giunto alla ventitreesima giornata, lo Spartak occupa il secondo posto (in condivisione con la Lokomotiv Mosca) ad appena due lunghezze dalla capolista CSKA. Intanto, s'infiamma la polemica a distanza Milano-Catania. Lunedì, in merito all'episodio dello sputo di Ibrahimovic, l'amministratore delegato etneo Lo Monaco aveva «esortato» Ibrahimovic ad andare a zappare la terra in Sicilia. Ieri, è arrivata la risposta dell'Inter, tramite il direttore tecnico Branca: «Certo che, a Lo Monaco, una mezz'oretta di zappata, prima di parlare, non farebbe male. Per essere dirigenti di un certo livello, bisogna avere educazione e soprattutto occuparsi della propria squadra senza dare consigli ad altri». A Roma, invece, Rinaldo Ghelfi, vicepresidente dell'Inter è stato sentito dall'ufficio indagini della Figc. Alla fine Ghelfi era tranquillo: «È stato un colloquio cordiale, c'è stata massima disponibilità da parte di tutti».