Campionati esteri

Il portierone ceco ha la peggio: frattura cranica depressa nella zona temporale destra, rimediata in seguito ad uno scontro con Stephen Hunt dopo appena 16'' di gioco. Attimi di tensione e di angoscia. Interminabili. Soccorsi e rianimazione sul campo, poi il viaggio in ospedale, al Royal Berkshire Hospital di Reading, interminabile anche quello. La frattura richiede un intervento d'urgenza, ma il nosocomio della cittadina non è attrezzato per un'operazione di neurochirurgia; Cech deve essere trasferito al Radcliffe Infirmary di Oxford. L'operazione, avvenuta intorno mezzanotte, riesce per il meglio, ma la carriera del calciatore è a rischio. Per il momento starà fuori sei mesi, secondo quanto dichiarato dallo staff medico che si è occupato dell'intervento; il rischio della «sindrome da secondo impatto» è serio, e potrebbe costargli la vita. In casa Chelsea sono furibondi anche con l'arbitro Riley, reo di non aver fermato subito il gioco e di aver detto a Cech di uscire dal campo aiutandosi con le braccia. In Inghilterra si stanno chiedendo se sarà il caso di prendere provvedimenti nei confronti di Hunt, che, come dimostrano le immagini, non ha minimamente tentato di evitare il duro contrasto con l'avversario. In Spagna tiene banco più la sconfitta del Real Madrid che la vittoria del Barcellona. La crisi in cui versano le merengues sembra non avere confini, dal momento che investe tutta la rosa: dai «vecchi» ai nuovi. Ieri Capello ha strigliato il gruppo in vista dell'impegno europeo con la Steaua, ma sembra che anche le proverbiali arrabbiature dell'ex bianconero non sortiscano alcun effetto. È tornato a mostrare i dentoni Ronaldinho, che nonostante le beghe contrattuali e le critiche, guida i suoi alla prima fughetta della stagione. Se a poco servono i rimproveri di Capello, utili sono quelli di Magath: prima della pausa il tecnico del Bayern di Monaco aveva dato una bella lavata di capo ai suoi che a quanto sembra hanno recepito: 4-2 il risultato con il quale hanno battuto l'Herta. La confusione è però la regina dei primi posti della classifica: otto squadre in due punti. Segno evidente di un torneo equilibrato e livellato: da chiedersi però se il livellamento è verso il basso o verso l'alto. Il livellamento non esiste in Francia, perché Lione e Marsiglia stanno creando il vuoto: l'OM perde qualche punto dalla vetta, ma mantiene a distanza il Nancy, il Lione non sa far altro che vincere, rischiando di far perdere ongi interesse per la Ligue1.