L'Inter riceve il Catania con la testa alla Champions

Dalla prossima sfida europea potrebbe dipendere il futuro di Mancini. Il tecnico, che risponde alle voci di un avvicendamento con lo svedese Eriksson, lo sa benissimo. «Per me Sven è come un padre, o forse meglio un fratello, se no si offende se dico padre. Io a giugno la panchina gliela lascio volentieri, dopo che ho vinto il campionato. Se un giorno venisse all'Inter, io sarei solo felice». In vista dell'eurosfida potrebbe rientrare Crespo. Non ci sarà di sicuro oggi col Catania. Perciò, davanti, la coppia Ibrahimovic-Adriano, con un Recoba recuperato in panchina. A centrocampo, senza la coppia centrale Cambiasso-Vieira, giocheranno Dacourt e Stankovic, con Figo e Solari esterni. Ma, l'approssimarsi della Champions, potrebbe indurre Mancini a programmare una staffetta per il portoghese. Magari con Maxwell in cerca della condizione migliore «Ora deve solo giocare - spiega Mancini - sta bene fisicamente, ha solo bisogno di trovare il ritmo partita. Non so se partirà dall'inizio nelle prossime gare o se subentrerà a gara in corso, ma è rientrato con noi al cento per cento». Riposerà anche Materazzi, perciò i centrali di difesa saranno Cordoba e Samuel, con Maicon e Zanetti esterni. E, sempre, pensando allo Spartak, Mancini ammette che «in coppa ci mancheranno Grosso e Ibrahimovic squalificati, ma rientrerà Vieira». Infine, il tecnico, taglia corto sull'interpellanza presentata da otto deputati al ministro Melandri per la revoca dello scudetto. «Il governo ha tanti problemi da risolvere che non dovrebbe pensare a queste cose».