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Intanto il riammesso Paparesta non supera il test atletico

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Agnolin ha deciso: «Mi tiro fuori dal gioco»

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«Un lavoro per il rinnovamento» lo ha definito il commissario straordinario dell'Aia Luigi Agnolin. «Abbiamo cercato di portare - ha aggiunto - un pensiero nuovo e costruttivo. Con un metodo mirato al ruolo che deve svolgere l'arbitro». Agnolin si è, poi, concesso alla Tv satellitare Al Jazeera Sport che porta in Medio Oriente e Nord Africa il calcio italiano. «Non è Pacalli che mi ha stoppato» - ha sostenuto tra l'altro - . È stato Agnolin che ha detto a Pancalli che si tira fuori da questo gioco». Dal campo, quello di Bastia Umbra dove ha lavorato l'élite dei direttori di gara, è arrivata la maggiore sorpresa: Gianluca Paparesta, reduce da cinque mesi di inattività per una sospensione, poi, annullata dalla Corte federale, non ha infatti superato i test atletici (in particolare il test di Cooper). Nessun commento da parte di Agnolin. «Gianluca mi ha chiesto di aspettare e di rifare il test, è stato lui il primo a rendersi di conto di avere ancora bisogno di qualche tempo per allenarsi» ha detto invece il designatore, Stefano Tedeschi. Paparesta, trentasettenne barese, ha intanto deciso di rivolgersi all'Uefa dopo la sua esclusione dalla lista degli internazionali.

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