La Juve ci crede «Ci aspettiamo
una pena più mite»
Se c'è un problema, è che anche nel corso dell'estate l'avvocato Zaccone e i suoi colleghi parevano certi che le cose fossero andate per il verso giusto. Il verdetto è poi stato quello che tutti sanno: Juve in serie B e a meno diciassette, le altre squadre in serie A e tifosi bianconeri imbufaliti, depressi e chissà cos'altro. Sperando di essere arrivati al fondo di questa triste storia - da qualunque lato la si voglia guardare, sempre triste resta -, la Juve prova in ogni caso a mostrarsi fiduciosa: «Ci aspettiamo una sostanziosa riduzione della pena - sono state le parole del presidente bianconero, Cobolli Gigli -. L'azzeramento dei 17 punti di penalizzazione? È solo una speranza, non abbiamo elementi per poter pensare che finirà davvero così». Inutile cercare di saperne qualcosa di più e, soprattutto, qualcosa di definitivo: «È andata come ci aspettavamo - ha proseguito il numero uno bianconero -. Sono soddisfatto perché è stato un dibattito serrato. Da parte nostra c'è grande fiducia, anche se la sentenza non arriverà prima della fine del mese». La delegazione Juve era formata da Cobolli Gigli, dall'avvocato (ed ex presidente) Grande Stevens, e dai legali Zaccone (proprio lui che, nel corso dell'estate, era stato accusato di non essere stato in grado di difendere adeguatamente la Juve accontentandosi di chiedere la B con penalizzazione), Riccardo Montanaro, Michele Briamonte, Stefano Vinti e Angelo Buongiorno. Per la Figc sono intervenuti gli avvocati Gallavotti e Medugno. Marco Tardelli, consigliere della Juventus, ha usato il buon senso «alla Catalano»: «Più punti ci tolgono e meglio è. Non credo si possa arrivare al totale azzeramento della pena: se così fosse, ne sarei felice». Sarebbe strano il contrario.