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L'ADOZIONE dei nuovi principi contabili internazionali pone seri rischi alla solidità patrimoniale delle ...

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Lo ha dichiarato Massimo Ferrari, responsabile della divisione emittenti della Consob, nel corso della sua audizione alla Commissione cultura della Camera. Dall'esercizio corrente, che sarà il primo in cui Juventus, Lazio e Roma, dovranno redigere il bilancio secondo i nuovi principi Ifrs, «non saranno più adottabili alcune delle opzioni agevolative che la normativa nazionale e di settore ha concesso alle società calcistiche». in particolare, spiega Ferrari, Lazio e Roma dovranno «eliminare gli oneri pluriennali capitalizzati in bilancio» a seguito delle svalutazione eseguite in base al decreto salvacalcio. I valori forniti dalla Consob mostrano una realtà preoccupante: gli oneri in questione per Roma e Lazio ammontano al 30 giugno scorso rispettivamente a 80,2 e 127,7 milioni di euro, contro un patrimonio netto di 67,8 e 29,6 milioni. «Ciò potrebbe comportare, in assenza di variazioni positive, un patrimonio netto negativo», sottolinea Ferrari. Su sollecitazione della Consob, entrambe le società hanno fornito maggiori informazioni relativamente alla propria situazione contabile e patrimoniale alla luce della prossima adozione dei nuovi principi contabili. La Roma, ricorda Ferrari, ha già precisato nei propri comunicati mensili che gli effetti negativi sul proprio patrimonio netto «non determineranno il verificarsi delle condizioni per l'adozione dei provvedimenti» compresi negli articoli del codice civile relativi alla riduzione del capitale per perdite o al di sotto del limite legale. La prossima settimana la società giallorossa concluderà un'operazione di valorizzazione e cessione di alcuni assets di proprietà della famiglia Sensi che le consentiranno di far fronte alla perdita dovuta alla modifica del piano «salvacalcio». «I giocatori non si toccano» assicurano da Trigoria. La situazione della Lazio in realtà si è in realtà chiarita negli ultimi dieci giorni con il conferimento del ramo d'azienda commerciale alla S.S.Lazio Marketing & Communications con relativa attribuzione del marchio per un valore pari a circa 95 milioni: la sua stima complessiva degli oneri è pari a circa 80 milioni, quindi grazie ad alcune plusvalenze inespresse la cui valorizzazione consentirà di neutralizzare gli effetti negativi» degli Ifrs. In merito a tali informazioni, Ferrari spiega che la Consob ha intenzione di effettuare «ulteriori approfondimenti, anche in considerazione delle specifiche condizioni poste dai principi contabili internazionali per rivalutare le attività immateriali».

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