di FABRIZIO MARCHETTI UNA MARATONA lunga nove ore per iniziare a scrivere l'ultima pagina di Calciopoli.
All'Olimpico è andato in scena il primo giorno del giudizio chiamato arbitrato. Ha aperto le danze la Juventus, poi Lazio e Milan in rigoroso ordine: oggi toccherà alla Fiorentina archiviare la fase delle udienze. Poi si passerà alla fase cruciale: sentenza con motivazioni abbreviate (c'è l'ok delle società per il rito ridotto) da comuniare entro fine mese, probabilmente entro il 25 ottobre. La data è stata suggerita dalla Juve, che ha chiesto al collegio di provare ad accelerare i tempi per avere in mano il verdetto prima d'un importante Cda, in programma il 26 ottobre. La forbice degli sconti (si parla di indiscrezioni) oscilla dai 3 fino a un massimo di 7 punti, con la Figc che raffredda gli entusiasmi e attraverso i suoi legali ha mantenuto inalterata la linea: nessuno sconto, in ossequio alla sentenza della Corte Federale. Il collegio si dividerà i casi: il dossier juventino, ad esempio, potrebbe essere seguito da un tandem composto dall'avvocato Foschini e dal presidente Ronzani, che sarà comunque supervisore generale. L'audizione bianconera è durata un'ora a mezza: i bianconeri hanno chiesto una «sensibile riduzione» dell'handicap che a oggi si attesta sul -17. La linea bianconera ha insistito molto sugli effetti economici del verdetto e sui due scudetti tolti dal ricco palmares. Nel primo pomeriggio è entrata in campo la Lazio con un nutrito pool legale: gli avvocati Gentile e Viglione, il prof. Bassan, esperto di diritto comunitario, e l'ex presidente Ugo Longo. Il caso biancoceleste sarà seguito dall'avvocato Luigi Fumagalli (noto per il filone Juve-doping davanti al Tas): è stato lui a porre gli unici quesiti avanzati dal collegio. La seduta, durata due ore, è stata aperta dall'intervento dell'avvocato Gentile, seguito dal prof. Bassan. La Lazio ha chiesto l'azzeramento della penalizzazione di 11 punti per la stagione in corso, puntando sull'applicazione arbitraria dell'articolo 1 (lesiva della libera concorrenza, seguendo una recente disposizione della Corte di Giustizia Europea). Quantificata in 25 milioni l'afflittività della sentenza che ha escluso la squadra di Rossi dalle coppe Europee: un altro motivo per reclamare giustizia appellandosi alla sperequazione con la penalizzazione inflitta alla Reggina. Nel corso dell'intervento biancoceleste è intervenuto anche l'avvocato Lubrano, rappresentante del Messina terza interessata. La Figc non ha rinunciato a rintuzzare l'accusa attraverso i legali Galavotti e Medugno, che ha inscenato un botta e risposta dialettico con Gentile sul comportamento di Lotito. La società ha ribadito come la Lazio si sia mossa esclusivamente per difendere le proprie ragioni e non per ottenere vantaggi. L'ottimismo biancoceleste è manifestato dall'avvocato Viglione: «Siamo sereni, quello che abbiamo sostenuto ha fondamenti giuridici, non chiediamo sconti ma l'accertamento della mancata colpevolezza». Sicuro Gentile: «I -30 sul campionato scorso sono già una punizione sufficiente, che ha avuto gravi conseguenze economiche per noi». Infine il Milan: ha messo la parola fine alla giornata con l'audizione più breve. Un'ora e dieci, con Cantamessa protagonista. I rossoneri, oltre a invocare l'annullamento degli 8 punti comminati dalla Corte Federale, hanno chiesto al Coni lo scudetto 2005/2006. Oggi sarà il turno della Fiorentina, che nelle ultime settimane ha scelto la via del silenzio: chiederà di partire senza handicap. Intanto oggi la Disciplinare si riunirà alle 12 per discutere i deferimenti a sorpresa di Fiorentina, Livorno, Samp e Udinese (e dei dirigenti Mencucci, Spinelli, Garrone e Soldati) per violazione dell'articolo 2 comma 4 del Codice di Giustizia Sportiva. I dirigenti sono invece accusati della violazione dell'articolo 1 in relazione all'ottenimento della licenza da parte dei club. In attesa di conoscere date e protagonisti dei prossimi interrogatori dell'Ufficio Indagini. Nella scorsa settimana è toccato a Di Canio, lunedì a Mazzoleni. Nel taccuino ci sono altri nomi, tra cui quello del