MotoGp domenica all'Estoril
Con il primo avanti in classifica generale, ma un pò in affanno, e il secondo fiducioso di poter agguantare l'ottavo titolo iridato. Ottimismo che si fonda su 39 buone ragioni: tante quanti sono i punti che il pesarese targato Yamaha è riuscito a recuperare allo statunitense della Honda nelle ultime quattro gare. Un crescendo che non ha conosciuto pause, dopo Laguna Seca. La penultima puntata della sfida va in scena domenica prossima sulla pista portoghese dell'Estoril. E sia Hayden che Rossi faranno bene a guardarsi le spalle. Potrebbero essere in agguato sorprese. Perché se la vittoria del Giappone ha detto che Capirossi e la sua Ducati sono una delle accoppiate più in forma del momento, anche Melandri non resterà a guardare. La matematica, infatti, non vieta che il titolo finisca nelle loro mani. «Affronto queste ultime due gare con ottimismo: soprattutto dopo la vittoria di Motegi - dice Capirossi - so qual è il nostro potenziale e sono molto fiducioso. Inoltre è possibile che sia ad Estoril che a Valencia faccia piuttosto freddo. I tecnici della Bridgestone hanno reso possibili dei miglioramenti importanti delle prestazioni dei nostri pneumatici con basse temperature. Il Campionato è ancora aperto - assicura l'italiano - e quest'anno abbiamo visto che può succedere proprio di tutto». Nonostante sia la pista più lenta del Mondiale, l'Estoril rimane una sfida appassionante per piloti e tecnici. Occorre scendere a compromessi sia riguardo al telaio - data la presenza di curve lente miste ad altre velocissime - sia al motore, a causa del lungo rettilineo che richiede tanti cavalli, mentre nelle strette chicane il propulsore deve lavorare bene ai bassi. Ma la maggior preoccupazione per i piloti nasce dalla vicinanza con l'oceano Atlantico, da cui spesso spira un forte vento che oltre a infastidire la guida, deposita sabbia sull'asfalto.