di FABRIZIO MARCHETTI SI PARTE.
Destinate comunque a invadere il campo, a prescindere dal verdetto. Oggi si riunirà il collegio arbitrale del Coni per valutare l'istanza d'arbitrato presentata da Juve, Lazio e Milan (con Messina terza interessata). Domani sarà il turno della Fiorentina, per il verdetto bisognerà attendere probabilmente quindici giorni. In ballo 55 punti di handicap comminati dalla Corte Federale ai club e l'onore di una classe dirigenziale che sarà però giudicata in seconda battuta. L'attesa si snoda sul percorso più pratico: capire di quale entità sarà la sconto anche se la Figc continua a ribadire che non intende scendere a compromessi e il Coni si dice «semplice spettatore». Le società continuano invece a invocare l'azzeramento, senza distinzioni e da stamattina alle 9.30 sarà compito della commissione presieduta dall'avvocato Ronzani e completata dagli altri legali Foschini, Fumagalli, Cecinelli e Napolitano. Il collegio potrebbe dividersi i compiti, nel senso che ogni singolo componente, in un contesto comunque globale, potrebbe approfondire i singoli casi. Nel caso in cui si prendesse questa strada l'avvocato Napolitano, ad esempio, potrebbe lasciare ad altri il dossier-Lazio per una questione di buon senso. I biancocelesti affilano le armi: chiedono giustizia e puntano dritti sul caso-Reggina per dimostrare di essere vittime d'un eccessivo accanimento. Lotito spiega. «La lazio si aspetta soltanto il rispetto delle regole e il ripristino della verità. Il nostro caso è diverso rispetto a quelli degli altri club. Sono d'accordo che se le regole sono state violate è giusto pagare; il problema nasce quando la pena è iniqua rispetto al fatto compiuto. La Lazio, violando quattro articoli 1, ha preso 41 punti di penalizzazione, mentre la Reggina con sette articoli 1 ha preso 15 punti. Tra l'altro l'articolo 1 prevede che la pena venga comminata nell'anno stesso o nel successivo; con la retroattività abbiamo perso la Coppa Uefa e la Champions League, che avremmo conquistato in caso di classifica scalata; senza dimenticare buona parte del contributo economico della Lega Calcio (pari a circa 2 milioni, ndr), visto che ci siamo trovati sest'ultimi in classifica». L'azionista di riferimento biancoceleste parla anche del ricorso al Tar: «Per il momento non ci stiamo pensando ma non lo escluso. Anche se tutti mi hanno sempre dato atto di essere stato colui che ha ricondotto il tutto nell'ambito sportivo». La Lazio ha presentato una memoria di 40 pagine e oggi calerà l'asso proprio per smontare la condanna di 41 punti in base all'articolo 1. Il pool difensivo, che ha perso Felice Pulici, sarà composto dagli avvocati Gentile e Viglione, dall'ex presidente Longo e dal prof. Bassan, esperto di diritto comunitario a Roma Tre. È stato proprio lui a parlare di violazione della libera concorrenza riferendosi all'applicazione, arbitraria, dell'articolo 1. Lotito è pronto a ribattere colpo su colpo anche in merito al coinvolgimento sul caso-Mazzoleni, che verso la fine dell'estate si era offerto all'Atalanta in qualità di addetto agli arbitri. Lunedì, invece, il numero uno biancoceleste aveva incontrato Veltroni per parlare anche della sponsorizzazione «Festa del Cinema» da apporre come secondo logo sulla maglia in occasione della sfida col Cagliari. Alla fine potrebbe ottenere uno sconto che oscilla intorno ai 5 punti: la riduzione maggiore dovrebbe comunque riguardare la Juve. Il tema è diventato oggetto di scommessa dai bookmakers stranieri, che hanno registrato il maggior numero di puntate sulla «Tolleranza Zero», ovvero sconti per nessuno, che registra il 50% delle giocate sulle sentenze dell'arbitrato. In picchiata vertiginosa le quote su questa eventualità, da 13 a 5,50 volte la posta. Allo sconto solo per alcune squadre crede il 16% degli scommettitori, mentre secondo per «gradimento» è lo sconto per tutti, giocato dal 34% degli utenti.