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di ALESSANDRO AUSTINI AVANTI con Spalletti.

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La Roma - ha spiegato ieri Pradè - ha iniziato un progetto con Spalletti e con lui lo deve portare avanti». Imminente il primo incontro per il rinnovo di contratto: entro ottobre la società vuole ottenere la firma fino al 2010. Poi verrà definito anche il futuro di Chivu, Mexes e Mancini. «La pausa di campionato di Natale - prosegue il ds giallorosso - potrebbe essere l'occasione giusta per risolvere queste situazioni». Tra i casi più spinosi c'è quello di Chivu. Il rendimento deludente, un infortunio che ha fatto discutere e le questioni contrattuali hanno reso difficile l'inizio di stagione del difensore. Ieri ha provato a nascondere il malumore dietro i sorrisi, ma le sue parole assomigliano molto a uno sfogo. «Nelle ultime due settimane - attacca Chivu, premiato dalla Provincia di Roma in occasione del 136° anniversario - l'unico della squadra di cui si è parlato in negativo sono io». Il difensore è rientrato ieri dalla nazionale, dove è andato nonostante il problema all'anca che gli aveva impedito di rispondere «presente» contro l'Empoli. «Non ho fatto di testa mia. Mentre ero fuori sono stato sempre in contatto con la società. Nessuno mi ha mai chiesto di non di non giocare con la Romania». Capitolo chiuso, o meglio congelato, perché la Roma avrebbe comunque preferito che il giocatore restasse a Trigoria. Domenica Chivu dovrebbe riprendersi il posto da titolare accanto a Mexes. Stanno meglio anche Mancini e Taddei: Spalletti potrebbe alternarli tra Reggina e Olympiacos. Sul tema rinnovo, il romeno usa le stesse parole che ripete da mesi. «Il contratto per me non è mai stato un problema. L'anno scorso abbiamo iniziato un nuovo ciclo con Spalletti e ora dobbiamo continuarlo vincendo qualcosa. Dopo questo premio della Provincia mi sento più romano che mai. Non ho mai pensato di andarmene, nemmeno quando Capello è diventato allenatore del Real». Niente promesse, però: «Ora - conclude Chivu - stiamo discutendo il rinnovo, vedremo come finirà». L'ottimismo sul rinnovo è condiviso dal procuratore Pretti. «Non ci saranno problemi» assicura il manager. Al giocatore resta sempre la possibilità di svincolarsi grazie ai regolamenti Fifa. «Rispetto alla scorsa stagione - spiega Pretti a T9 - la clausola rescissoria è inferiore. È difficile stabilire una cifra ma i numeri sono facilmente intuibili». Ovvero meno di dieci milioni di euro. Uno scherzo per il Real Madrid. che lo prenderebbe di corsa «Capello a me non lo ha mai detto. Se ci fosse un interesse concreto da parte sua ne potremmo discutere». Traduzione: la Roma deve sbrigarsi.

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