Fair Play
Lo dicono anche i numeri, relativi agli incassi ed alle presenze, lo avvertono i commentatori. Ecco allora che la Gazzetta dello Sport propone un appassionante quesito e domanda ad alcuni esperti quale posto potrebbero occupare i bianconeri se partecipassero al massimo campionato. Immediatamente l'interrogativo viene raccolto da molte parti e fornisce argomento di discussione per salotti, bar e televisioni private. Come noto la Juventus ha dovuto privarsi di alcuni giocatori di grande valore. Emerson, Zambrotta, Thuram, Vieira ed Ibrahimovic costituirebbero l'ossatura di una squadra competitiva ai massimi livelli, tuttavia pare bastino i superstiti (Buffon, Nedved, Trezeguet e Del Piero) per consentirle di dominare il campionato di serie B e probabilmente di annullare il pesante handicap di 17 punti attribuitole dalle sentenze dell'estate scorsa. Forse la Juventus non avrebbe nemmeno bisogno in sede di arbitrato di un ulteriore aiuto (che costituirebbe, insieme ad altri possibili ritocchi, uno scandalo ancora più grave e più grande di quello che ha determinato i provvedimenti). Comunque l'idea della Gazzetta ha avuto successo perché ha innestato quelle discussioni che sono affascinanti nella stessa misura in cui sono inutili ma che tanto piacciono a quasi tutti gli appassionati. Il giochino è molto simile, in quanto ha gli stessi ingredienti, a quello che ogni tanto viene proposto nel calcio ma anche in molte altre discipline sportive. Chi è stato il migliore di ogni epoca ? Sul mio indirizzo di posta elettronica (rino@rinotommasi.com) ho ricevuto centinaia (Biscardi direbbe milioni) di domande per sapere chi sia stato migliore tra Sampras e Federer, tra Marciano e Louis, tra Pelè e Maradona. Io ho le mie idee per cui il miglior tennista è stato Jack Kramer, il miglior pugile Sugar Ray Robinson, il miglior calciatore Di Stefano ma non ho argomenti per sostenerle e me la cavo sempre con lo stesso ragionamento. Ci sono alcuni campioni che hanno diritto di essere presi in considerazione dopo di che la scelta, sul più grande di ogni epoca, è una questione di gusto, di simpatie personali ed anche di età. In altre parole il più grande non esiste. L'interrogativo è ancora più complesso ed impossibile se il confronto non viene proposto tra singoli ma coinvolge delle squadre. Per anni ci siamo (si sono) chiesti che cosa avrebbe fatto il grande Torino contro la Juventus di Platini, l'Inter di Trapattoni, il Milan di Van Basten ed ancor oggi a Roma si divertono a mettere a confronto la squadra di Falcao con quella di Totti. Il segreto è nella voglia, inconfessata ed insopprimibile, che ogni appassionato ha dentro di se, quella di aver sempre ragione e soprattutto nella certezza di non poter essere mai smentito.