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Deludono Del Piero e Iaquinta Buffon saracinesca, bene Pirlo

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Nella ripresa si ripete su una punizione di Tymoshchuk ed è addirittura prodigioso su calcio piazzato di Kalinichenko. Nel momento della sofferenza tiene in gioco gli Azzurri con la sua classe. Saracinesca. ODDO 7 Parte male, forse paga l'emozione di giocare con la maglia dell'Italia nel suo stadio, poi col passare dei minuti torna il padrone della fascia e prepara anche la migliore occasione con un cross telecomandato per la testa di Toni. Entra nell'azione decisiva e realizza il rigore con freddezza festeggiando la prima rete con l'Italia proprio sotto l'amata curva Nord. Decisivo. CANNAVARO 6 Voronin non lo impegna quasi mai e il capitano si limita a controllare la situazione. Un liscio da terza categoria lancia il contropiede di Nazarenko poi fallito per il recupero di De Rossi. Un errore che mette a nudo gli stenti di tutta la squadra. Nel finale diventa fondamentale per difendere il prezioso risultato. Altalenante. MATERAZZI 6 Stesso discorso del compagno di ventura, si trova di fronte il nulla e allora tenta fortuna in avanti alla ricerca del gol del vantaggio. Si vede nella ripresa quando c'è da arginare il ritorno degli ucraini. Lottatore. ZAMBROTTA 5.5 A Barcellona vede poco il campo e sul prato dell'Olimpico paga la desuetudine all'impegno ufficiale. Dopo cinque annota la targa di Gusiev lanciato verso Buffon ma il portiere rimedia al suo errore in chiusura. La paura gli consiglia un atteggiamento troppo prudente e, così facendo, finisce per privare la squadra della sua preziosa spinta sulla fascia sinistra. Stralunato. GATTUSO 6 La grinta è quella «tedesca», il risultato diverso perché i dirimpettai lo fanno girare a vuoto per tutto il primo tempo. Ammonito dall'arbitro Vassaras salterà la trasferta in Georgia e non sarà facile trovare un sostituto all'altezza. Indemoniato. PIRLO 6.5 Metronomo del centrocampo, gioca tanti palloni alla ricerca dell'illuminazione giusta. Tira bene le punizioni mal sfruttate dalle torri azzurre, mette Del Piero davanti al portiere avversario e non è colpa sua se Pituricchio fa cilecca. La vera anima della squadra. Regista. DE ROSSI 6.5 Sbaglia un pallone che manda in porta l'Ucraina quasi gli pesasse la maglia numero dieci sulle spalle. Cerca di cucire il gioco senza trovare collaborazione dalle punte. Subisce qualche provocazione di troppo da parte ucraina ma non perde mai la calma. Pressante. IAQUINTA 5 Donadoni lo preferisce a Camoranesi per dare più sostegno all'attacco ma fa davvero poco per ripagare la fiducia del cittì. Sulla sua corsia c'è troppo traffico e lui ci mette solo i muscoli senza farsi mai vedere nei pressi della porta. Inesistente. TONI 7 Fa a «sportellate» con i centraloni ucraini dall'inizio alla fine. Ha due occasioni colossali nel primo tempo: sulla prima svetta di testa su un cross di Oddo e Shovkovskyi gli respinge la conclusione, poi un «sinistraccio» dopo uno svarione difensivo finisce alto di poco. Riesce a guadagnarsi il rigore sbloccatutto e segna un gol da cineteca. Ritrovato. DEL PIERO 5 Regala subito l'occasione per sbloccare il catenaccio ospite, poi sbaglia il tempo e calcia alto l'assist al bacio di Pirlo. Si perde col passare dei minuti fino alla meritata sostituzione. Spento. DI NATALE 6.5 Entra al posto di Del Piero e ha un impatto straordinario sulla partita. Un assist per il raddoppio di Toni, giocate di qualità per mezz'ora. Guizzante. DONADONI 6 Il 4-3-3 iniziale è un'utopia. La sua panchina scricchiola anche se il rigore di Oddo e il sigillo di Toni gli regalano un po' di tranquillità.

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