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Il mito di Piola diventa una biografia

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«Il libro sarà presentato il 2 dicembre - spiega Paola Piola - In due lustri ho raccolto moltissimo materiale, purtroppo durante un'alluvione sono scomparse le foto conservate da zio Serafino, il fratello di papà. Non ho ancora scelto un titolo ma è certo che questo libro avrà un seguito». La vita calcistica di Piola è ricca di record: 24 anni di attività, una Coppa Rimet, 290 goal in A, 6 reti realizzate in una sola gara, capocannoniere per 3 differenti club, unico quarantenne a segnare nella serie maggiore e convocato azzurro più vecchio di sempre fino alla partecipazione di Zoff a Spagna '82. Con la maglia della Lazio, invece, il bomber realizzò 143 reti e fu protagonista di un derby storico. Nella stracittadina del 16 marzo 1941, a metà del primo tempo Piola si scontrò con il romanista Acerbi, rimediando 4 punti di sutura in testa. Ignorando il divieto del medico, il bomber tornò in campo fasciato e segnò una doppietta: 2-0 e successo ai biancocelesti. Al triplice fischio, però, il suo volto era una maschera di sangue: la ferita si era riaperta dopo un goal di testa. «La Lazio è stata il periodo più bello della sua vita - ricorda Dario Piola, primogenito di Silvio - Ne custodiva il ricordo gelosamente. Gli piacevano Chinaglia e Signori». Il più forte di sempre, però, rimane Silvio Piola.

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