Rugby (La7 e Sky Sport 2 ore 15)
Contro il Portogallo la banda-Berbizier comincia dalle qualificazioni alla Rugby World Cup di Francia 2007 che la vedranno impegnata anche sabato prossimo a Mosca contro la Russia. Due impegni assolutamente alla portata del team guidato da Pierre Berbizier e che solo eventuali cali di attenzione da parte degli azzurri potrebbero complicare. Cali che non è lecito attendersi, vista la ormai raggiunta caratura internazionale del team e ascoltate le dichiarazioni del capitano Bortolami: «Oggi dovremo prestare massima attenzione e cercare di esprimere il 100% delle nostre possibilità. Se ci riusciremo non avremo problemi». Il ct azzurro Berbizier ha puntato sull'impostazione del match: «Voglio che la squadra giochi con entusiasmo ma anche con grande ordine. Il punto di forza del Portogallo è nella linea dei tre-quarti, ottimi giocatori di rugby Seven e quindi con grande manualità e velocità. Potremmo favorirli solo perdendo l'ordine nello sviluppo del nostro gioco e allontanandoci dai fondamentali. Le condizioni atmosferiche di questi giorni sono splendide e L'Aquila ha una grande tradizione rugbistica, dobbiamo creare un'altra festa». La formazione azzurra vede due novità, una per reparto. La linea dei tre-quarti schiera l'esordiente assoluto Marko Stanojevic, velocissima ala italo-croata in forza al Bristol, che comporrà con il rientrante Robinson una coppia di frecce per l'arco azzurro. Ai centri vedremo Masi, altro ritorno importante e Mirco Bergamasco, con Canale fuori per un problema alla caviglia, mentre da estremo giostrerà Bortolussi. Il n.10 andrà sulle spalle di Pez, mentre mediano di mischia, indisponibile Griffen, giocherà Simon Picone, che conosce Pez dai tempi in cui militavano nella Rugby Roma. Il pack schiererà Parisse n.8, Mauro Bergamasco e Robert Barbieri, l'altro esordiente, flanker. Il capitano Bortolami, al suo 50esimo cap, e Dellapè salteranno in seconda linea, mentre alla testa della mischia ci saranno Perugini, Ongaro e Castrogiovanni. Il Portogallo del ct Tomas Moraiz è una squadra che sta migliorando negli ultimi anni ma ancora lontana dagli standard azzurri. Basti pensare che l'unico semi-professionista è il pilone Spachuk, naturalizzato argentino di origini ucraine. Per il resto, il meglio è tra i tre-quarti dove spiccano i centri Portela e Mateus. Buono anche il mediano di mischia Pinto, lo scorso anno in A2 nelle fila della Lazio&Primavera. Molto pesante, il pack dei lusitani presenta discreti limiti nella velocità e nella disciplina di gioco e, presumibilmente, incontrerà non poche difficoltà contro quello azzurro, certamente uno dei migliori in Europa pieno di protagonisti dei campionati inglese e francese.