Il «vice» Cariat ci crede
Lo scorso anno di questi tempi doveva fare ricorso a tutta la sua creatività per racimolare una linea di tre-quarti attendibile, tra infortuni e contrattempi vari, peraltro con buoni risultati: «La maggior parte delle mete nel Sei Nazioni sono arrivate dalla cavalleria leggera — sottolinea con malcelato orgoglio — ma, certo, poter allenare 14 giocatori di reparto ci consente maggiori soluzioni». A parte il dato numerico, le soluzioni devono aumentare anche sotto il profilo tattico: «Nel rugby internazionale non puoi permettere agli avversari di concentrarsi solo su un punto di riferimento. Se sei forte solo in mischia — spiega il francese — sarà più facile neutralizzare il tuo gioco. Se, invece, hai anche una linea di tre-quarti pericolosa e veloce i tuoi avversari dovranno guardarsi da un più ampio ventaglio di possibilità, aumentando le loro difficoltà a difendersi». Vede la stagione che comincia sabato come una grande opportunità: «Le prime due partite(Portogallo e Russia) sono importanti, quelle di novembre( Australia e Argentina) difficili. Le useremo anche per preparare un Sei Nazioni dove vogliamo fare i risutati». Lavora con Berbizier quasi in simbiosi, si devono a lui molte giocate in attacco che hanno ridato smalto alla fase offensiva azzurra, depressa dalle gestioni precedenti, ma è anche lo «psicologo» dello staff di Berbizier. Cariat ha il polso della squadra: «Abbiamo un gruppo giovane ma con una buona esperienza. I rientri di giocatori importanti (Masi e Robertson) gli inserimenti dei nuovi ci consentono di allargare la base di selezione e creare una sana competizione all'interno del gruppo, necessaria a mantenere viva l'attenzione. Del resto è un gruppo molto affiatato e questo è un punto di forza: in uno sport di combattimento bisogna essere generosi con i compagni, pronti a dare. Per dare qualcosa a qualcuno devi amarlo, il legame è molto importante». Ufficializzata la formazione che vede Bortolussi estremo, due ali da F.1 come Robertson e Marko Stanojevic, all'esordio, Masi e Mirco Bergamasco ai centri con Canale che sarà pronto per la Russia, Picone mediano di mischia e Pez all'apertura. Il pack presenta Parisse n.8 con Mauro Bergamasco e Il semi-esordiente Barbieri flanker, in seconda linea Dellapè salterà al fianco del capitano Bortolami, mentre la prima linea schiererà Perugini (Stade Toulousaine) pilone sinistro, Ongaro (London Saracens) tallonatore e Castrogiovanni (Leicester Tigers) pilone destro.Ale.Fus.