Tapiro d'oro a Montano
La delusione per l'eliminazione dai Mondiali di Torino e per la polemica con la Federazione, che ieri lo ha invitato senza mezzi termini a «fare le cose sul serio o a lasciar perdere», hanno tirato fuori tutto l'orgoglio dello sciabolatore. Che respinge al mittente l'accusa di essersi fatto distrarre da tv e fidanzate e promette di rientrare più forte di prima per le qualificazioni alle Olimpiadi di Pechino. «Non ho mai detto di volermi ritirare — afferma Montano — Mi sono fatto male al solito bicipite. Non sono un atleta sconosciuto come ho letto su alcuni giornali — sottolinea — ma la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atene». Quelle che lui ha vinto diventando l'atleta che, nonostante le attuali difficoltà, riesce ancora a far urlare le ragazzine quando lo vedono. «Ho letto anche che la mia condizione fisica di adesso — prosegue — sarebbe stata lontana anni luce rispetto a quella dei Giochi, ma non è vero: ero perseguitato dalla pubalgia». Poi il secondo affondo di Montano, che ha ricevuto anche il Tapiro d'Oro da Striscia la Motizia ieri sera, centra in pieno il presidente della Federazione Giorgio Scarso. «La decisione federale di allontanare Bauer non l'ho condivisa. A due mesi dal Mondiale di Torino non mi è sembrata la mossa migliore e infatti tutta la sciabola ne ha risentito».