Bufera in Lega Eletto Cantamessa

Garrone se ne va

«Resto solo se quello lì va via entro dieci giorni». Matarrese, oltre a non aver lasciato intervenire il revisore dei conti, sarebbe colpevole di aver appoggiato le squadre medio-grandi sfavorendo le più piccole, come dimostrerebbe, almeno secondo Zamparini, la nomina a consigliere di Cantamessa, legale rappresentante del Milan. Il presidente del Palermo ha deciso di non appoggiare più Mataresse: «Ha fatto un intervento tutto a favore di Milan e Inter. Proprio lui che è stato eletto presidente grazie ai voti delle squadre medio-piccole, si è mostrato sensibile alle grandi. E in questo si è dimostrato ancora il politico di venti anni fa». Solidale col patron rosanero anche Spinelli, presidente del Livorno. «Zamparini non è stato eletto perché vittima di tanti giochi trasversali. Qui c'è tutto un gioco tra grandi e piccoli: dall'assemblea di oggi ne usciamo tutti sconfitti». Lega Calcio di nuovo divisa, dunque. Dopo essere riusciti a scongiurare in extremis l'ipotesi di un commissario esterno, non c'è pace per l'assemblea di categoria. A scatenare tutta la scia di dichiarazioni polemiche nei confronti di Matarrese la nomina a consigliere di Cantamessa. Zamparini ha definito l'elezione dell'avvocato del Milan «fraudolenta» e racconta che «Matarrese un mese fa mi aveva chiesto di lasciare il posto di vicepresidente a Rosella Sensi, mentre io sarei diventato consigliere. Poi oggi alla prima votazione c'eravamo io, Cantamessa e Cairo, e allora abbiamo fatto un patto: il presidente del Torino ha deciso di ritirarsi e i suoi voti sarebbero serviti per eleggere sia me che Cantamessa». Invece le grandi, ovvero Roma, Inter, Milan e Lazio, avrebbero tradito il patto votando il rappresentante del Milan. Dopo la nomina di Cantamessa, la Lega non è più riuscita a trovare l'accordo per il secondo consigliere. La composizione del consiglio presenta quindi ancora due posti vacanti, senza considerare che la carica di uno dei tre consiglieri, Lotito, resta sospesa causa calciopoli.