Roma, tutto in sedici giorni

Il calendario le lascia uno spiraglio che, almeno sulla carta, potrebbe lanciarla in fuga solitaria e farla svoltare in Champions League. Nel totale si tratta di sei partite in sedici giorni tra le due competizioni. Più abbordabili, sempre sulla carta, le prime tre di campionato con Reggina, Ascoli e Chievo, prima di dover andare a Udine proprio l'ultimo giorno di ottobre. Lì Spalletti potrebbe decollare assieme alla sua Roma e diventare davvero la prima forza del campionato. Sarebbe il modo migliore per affrontare un novembre che invece presenta diverse sfide davvero complicate: Fiorentina e Milan su tutte, prima del derby di inizio dicembre. Poi c'è la Champions e proprio ottobre sarà il mese decisivo per il futuro nell'Europa che conta della Roma. Subito dopo la trasferta di Reggio Calabria, i giallorossi avranno a che fare con un altra trasferta però molto più complessa. La Roma mercoledì 18 volerà infatti ad Atene per affrontare l'Olympiacos diretta avversaria per il secondo posto nel girone data già per scontata la fuga solitaria in testa del Valencia. Quindi si tornerà in Italia e al campionato. la domenica successiva la prima delle due gare interne consecutive: quella contro il Chievo che, fuori dall'Europa, avrà avuto tutto il tempo necessario per recuperare. per la Roma invece nessuna pausa e tre giorni dopo turno infrasettimanale di campionato con l'Ascoli che arriverà all'Olimpico. Finita? Macchè, ancora tre giorni e anticipo al sabato per l'altro appuntamento di campionato contro l'Udinese a Udine. Anticipo imposto dal calendario di Champions che rimetterà in campo la Roma il martedì successivo, ancora contro l'Olympiacos, ma stavolta all'Olimpico per il sesto match di questi sedici giorni da infarto. E questo se vogliamo rimanere nel mese di ottobre perché il 5 novembre sarà già ora di tornare a giocare: e stavolta sarà un big match. La sfida, ancora all'Olimpico, contro la Fiorentina dell'ex Prandelli. Spalletti proprio per questo tour de force che aspetta i suoi uomini, ha dato due giorni di riposo alla squadra e sta pensando a una preparazione molto particolare. Lavoro di mantenimento senza forzare evitando le amichevoli in uso durante le pause della nazionale. Attenzione particolare alle condizioni di Totti che proprio da queste due settimane di riposo potrebbe trarre linfa vitale per tornare al top della condizione. I netti miglioramenti visti contro l'Empoli sono la conferma che la «cura-Spalletti» funziona e che il capitano ha solo bisogno di giocare. Per queste due settimane a Trigoria Totti si dividerà tra campo e palestra per svolgere un lavoro di carico soprattutto per sviluppare la resistenza che ancora gli manca dopo l'infortunio.