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Nell'anticipo la Lazio a Torino punta sulla coppia Rocchi-Pandev. Manfredini titolare

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Alla vigilia dell'importante trasferta di Torino (Sky Sport 1 e Mediaset Dtt ore 20:30) , l'allenatore biancoceleste è tornato sulla scottante intervista di «Striscia», scaricando tutta la sua indignazione per le dichiarazioni dell'ex direttore di gara. «Mi sembra che la Lazio venga considerata come un sacco da palestra. Chiunque arriva o si sveglia male - è sbottato il tecnico romagnolo - si permette di prenderci a pugni». Stanco ed avvilito per le continue diffamazioni, Rossi ha fatto scudo sui propri ragazzi: «L'unica cosa che posso fare è tenere la squadra lontano da tutto e da tutti e pensare solamente al campionato visto che ci aspetta una stagione piena di difficoltà. Cosa mi ricordo di quel Lazio-Cagliari? Il risultato di pareggio al 90°, sicuramente non siamo stati favoriti dall'arbitro ma per me la partita era finita lì. Credo che se qualcuno avesse avuto qualcosa da dire su quella gara, doveva farlo in quel preciso istante, non a distanza di mesi. Mi sembrano accuse fuori luogo». Sull'argomento è tornato con decisione anche Gentile, l'avvocato che tutelerà la società in questa ennesima battaglia. «La Lazio non può essere il bersaglio - ha fatto sapere a Radioincontro - del primo che capita e parla davanti ad un microfono. Il club merita tutela e rispetto, vedremo cosa uscirà fuori dall'inchiesta che sicuramente verrà avviata dall'ufficio indagini». Il legale biancoceleste esige chiarezza: «Mazzoleni ci deve spiegare la contraddizione tra le due interviste rilasciate a distanza di un mese l'una dall'altra». Un contrasto palese che ha messo in difficoltà persino l'avv. Chiacchio, difensore dell'arbitro dismesso, che ha svelato di «Non essere a conoscenza delle dichiarazioni rilasciate dal suo assistito nel mese di agosto a Radio Kiss Kiss». Tornando al calcio giocato, la Lazio è chiamata questa sera ad un vero e proprio esame di maturità ed il primo ad esserne consapevole è proprio Delio Rossi: «È una partita difficile perché il Torino è una squadra dal buon tasso tecnico. La nostra classifica però ci impone di giocare con grande concentrazione. Ci batteremo su tutti i palloni mantenendo lo spirito della provinciale perché solo in questo modo potremo fare bene durante la stagione». Non ci sarà Peruzzi, nemmeno convocato per un infortunio al polso ma l'allenatore si fida ciecamente del sostituto: «Angelo è uno dei portieri più forti al mondo ma ho la fortuna di avere Ballotta che anche domenica scorsa si è rivelato decisivo». Davanti al quarantaduenne, la difesa sarà confermata in blocco con Siviglia e Stendardo al centro, Oddo sulla destra e Zauri dalla parte opposta. A centrocampo, Manfredini ha vinto il ballottaggio con Foggia e tornerà ad occupare il suo posto sulla fascia di competenza. Tuttavia, a detta dell'allenatore, il piccolo napoletano «potrebbe essere utile con il suo estro a partita in corso». Qualche minimo dubbio di formazione rimane solamente nella zona nevralgica del campo: Mudingayi ha abbandonato la partitella di fine allenamento con qualche minuto di anticipo per una botta alla caviglia ma dovrebbe comunque essere a disposizione (in alternativa è pronto Baronio). Rocchi e Pandev formeranno la coppia d'attacco con Mauri a supporto. Di fronte, un Torino che promette battaglia. «Ce la giocheremo al meglio - ha dichiarato Cairo - per fare una grande partita». Arbitrerà Pieri di Lucca con il quale la Lazio non ha mai vinto nei quattro precedenti.

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