Fino al 7 ottobre

Pochi mesi dopo le Olimpiadi invernali, tocca ai Mondiali di scherma. Da oggi al 7 ottobre l'impianto dell'Oval (lo stesso che a febbraio è stato la casa dei trionfi di Enrico Fabris sulla pista lunga di pattinaggio su ghiaccio) ospiterà l'80esima edizione dei Mondiali di scherma, manifestazione che manca in Italia da 24 anni (Roma 1982) e a Torino da 45 (1961). Saranno al via circa 1500 atleti provenienti da oltre cento nazioni e, per la prima volta in una competizione iridata, saranno contemporaneamente in gara sia atleti normodotati che disabili. Oggi, a partire dalle 15, via con la cerimonia di inaugurazione: una pedana di scherma percorrerà il centro della città, con le principali piazze legate da una vera e propria parata. Lo sport, il gioco e lo spettacolo saranno le tematiche su cui si fonderà la cerimonia: il via da piazza Vittorio per imboccare poi via Po, piazza Castello, via Roma e giungere in piazza San Carlo che sarà teatro anche di un concerto di Irene Grandi. Le prime scintille da medaglia per gli azzurri arriveranno fin da domani: a caccia di metalli preziosi andranno Vezzali, Trillini e Granbassi (fioretto) tra le donne, Montano e Tarantino (sciabola) tra gli uomini. Inutile nascondere che l'Italia intende fare una scorpacciata di medaglie anche qui e ha dalla sua parte una la tradizione pluri-decennale: sono state 107 le medaglie olimpiche vinte finora, addirittura 263 quelle mondiali. Stanno benissimo il vincitore della Coppa del Mondo di fioretto, Andrea Cassarà, e il due volte campione iridato Salvatore Sanzo. E poi c'è la spada, la disciplina in cui l'Italia si presenta al via con le minori ambizioni ma anche con atleti come Paolo Milanoli e Alfredo Rota che intendono stupire. Come al solito.