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Lazio, Peruzzi non recupera

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Il dolore al polso non gli ha concesso l'auspicata tregua, il portiere vede ridotte al lumicino le speranze di scendere in campo domani contro il Torino. Stamattina si sottoporrà a un test finale che sa tanto di formalità, la conferma di Ballotta è più di una semplice ipotesi. Dopo gli accertamenti effettuati ieri solo un miracolo potrebbe consentire al numero uno di tornare a disposizione di Delio Rossi. Il romagnolo quindi schiererà la formazione che ha battuto domenica scorsa l'Atalanta con l'unica eccezione di Manfredini al posto di Foggia. Mudingayi è pronto a stringere i denti e fare nuovamente coppia con Ledesma in mezzo al campo: fino a oggi sono andati meglio nelle apparizioni esterne, la Lazio spera che il tandem confermi il trend proprio sul campo degli agguerriti ex, oggi in granata. Stendardo, ancora preferito a Cribari, mette tutti in guardia. «Contro i granata sarà dura. Per loro sarà una gara determinante. Ancora non hanno vinto una partita e faranno di tutto per regalare questa gioia ai loro tifosi. Anche noi vogliamo dare continuità al nostro momento felice». Sulle ultime due vittorie: «Non so cosa sia cambiato nelle ultime gare, forse sono cambiati solo i risultati: la voglia c'era sempre, la determinazione anche. La determinazione è alla base del gioco laziale, è una delle nostre caratteristiche fondamentali. I meccanismi migliorerano ma una cosa importante è che la squadra ci sia sempre. Non dobbiamo cadere nell'errore di essere appagati, siamo ancora a -5, bisogna rimanere concentrati». Sulla rivalità con Cribari. «Esiste solo concorrenza, forse anche una concorrenzza spietata, ma sempre nel massimo dell'onestà». Il difensore parla infine del problema ambientale e dei rapporti tra tifosi e proprietà. «In ogni lavoro, nella vita bisogna saper accettare le critiche. Dobbiamo essere bravi a isolarci, deve contare solo il rettangolo di gioco. La penalizzazione, i problemi, le contestazioni non debbono riguardarci anche se spero che tutti questi problemi, a partire dalla frattura tra presidente e tifosi, vadano a risolversi. Il laziale è un tifoso passionale, determinante per noi, in un qualche modo io mi rivedo in loro». Sulla sponda granata arriva il messaggio di Pippo Pancaro, che conserva ottimi ricordi dell'esperienza laziale ma non è disposto a farsi travolgere dall'onda dei sentimenti. «Se segno esulto. A Roma mi sono tolto un sacco di soddisfazioni e in sei anni credo di aver dimostrato giorno dopo giorno il mio attaccamento alla maglia. Ma nel caso dovessi segnare esprimerò tutta la mia gioia». C'è tempo anche per le polemiche a distanza, perché ieri la Lazio ha risposto con un comunicato ufficiale alla dichiarazione di Fiore, che aveva confessato di essere stato contattato dalla Lazio per un ritorno in biancoceleste. «Solo che l'offerta è stati quasi offensiva», ha specificato mercoledì. Ieri la replica del club. «Pur stimando il giocatore - si legge sul comunicato - la S.S. Lazio non ha mai avuto interesse all'acquisto o al prestito dello stesso, perché le strategie sono altre». Capitolo-società: approvato il bilancio dal consiglio di gestione con un utile di 2,08 milioni (dei circa 24 milioni globali quasi 22 sono stati utilizzati come ammortamento del salvacalcio). L'anno scorso l'utile di 23,77 milioni era stato prodotto grazie alla sopravvenienza straordinaria di 60 milioni legata alla transazione con il fisco, quest'anno la cifra si è assottigliata a 9 milioni. In pillole: per il mercato spesi 22,69 milioni dilazionati in tre anni. Sette milioni il deposito cauzionale della Lazio, 14,92 milioni garantiti da una fidejussione del socio Lazio Events srl. La svolta: valorizzata la partecipata S.S. Lazio Marketing e Communication, che ha adottato il sistema dualistico. Un segnale in vista della decisione sul marchio. Campagna abbonamenti ufficialmente chiusa a 11.984 tessere per un valore di 3,52 milioni. Oggi il consiglio si aggiornerà per iniziare ad approfondire la tematica relativa al marchio. La curiosità: dopo aver coinvo

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