Il commento

I giallorossi di Spalletti invece partono forte, recuperano lo svantaggio iniziale, ma poi calano col passare dei minuti e giocano una seconda parte di gara inguardabile. Arriva così la terza sconfitta stagionale per la Roma che dimostra di non riuscire ad avere la testa, o forse le gambe e la tecnica per vincere contro una grande. Dopo il doppio ko con l'Inter, scivolone anche a Valencia contro quella che è considerata la favorita di questo gruppo D nel quale ora i giallorossi si ritrovano comunque secondi. Fa bene infatti a Totti & Co. il pareggio in Ucraina tra Shakhtar e Olympiacos che si accapigliano in coda con un solo punto ciascuna. Spalletti non si fida del Valencia o forse non crede fino in fondo a Montella che parte dalla panchina e lascia solo Totti lì davanti. Il capitano gioca in realtà spesso qualche metro più indietro e non è un caso se il vero riferimento offensivo molto spesso è più Perrotta che non lui. La Roma anche senza Montella che snatura un po' il modulo visto a Parama, gioca meglio, ma balla in difesa e ogni volta che il Valencia affonda lì dietro c'è poco da star sereni. Chivu è l'ombra di se stesso e paradossalmente è proprio il criticato Ferrari a far meno peggio: almeno per l aprima parte di gara. Angulo tira fuori dal cilindro un destro al volo che mette dietro la Roma che però reagiscce. Sette minuti dopo il «romano» Moretti stende in area Cassetti e Fandel non ha dubbi: rigore. Sul dischetto Totti si regala un gol per il trentesimo compleanno che rimette in piedi la Roma. Ma è solo un'illusione, perchè dopo mezz'ora di buon gioco giallorosso il Valencia raddoppia. Ennesimo sonno collettivo del reparto difensivo giallorosso che lascia a Villa tutto il tempo per liberarsi e sparare a rete: fa 2-1 e per la Roma è di nuovo tutto in salita. L'intervallo porta consiglio a Spalletti e Montella entra per un Aquilani impalpabile. Ma non va meglio, perchè la Roma smette di giocare e il Valencia non fa altro che amministrare il vantaggio. Poi entra Okaka per Cassetti, ma va, se possibile, anche peggio. Finisce così, 2-1 per il Valencia e adesso la Roma ad Atene (il prossimo 18 ottobre) è già nella condizione di non poter più sbagliare.