Ieri l'incontro con il commissario Pancalli e il ministro Melandri
Alla fine, comunque, dovrebbe restare in Figc. Ieri l'ex capo di Mani Pulite ha avuto modo di incontrare il ministro dello Sport Giovanna Melandri e di conoscere il neo commissario Pancalli. La stima nei confronti dell'ex procuratore di Milano è rimasta immutata. Semmai è proprio Borrelli che, sfiduciato dalle dichiarazioni dell'ex commissario straordinario Guido Rossi al momento dei saluti, vorrebbe maggiori garanzie. Troppi, secondo Saverio Borrelli, i quattro gradi di giudizio - Caf, Corte federale, Camera di Conciliazione e Arbitrato - che determinano le sanzioni nell'ambito dell'ordinamento sportivo. Ma ieri è stata una giornata di incontri, soprattutto nel palazzo della Federcalcio. Via Allegri, gente che va, gente che viene: tutti dal commissario straordinario Luca Pancalli, fresco di nomina e legittimato dal consenso unanime. C'è il presidente dell'Assocalciatori Sergio Campana che al termine dell'incontro garantisce piena collaborazione con il processo di riforme che il governo del calcio dovrà varare. Il sindacalista della categoria più agiata del paese si è presentato nella sede della Federcalcio consegnando al neo commissario un documento con delle proposte avanzate dall'Associazione calciatori. Non solo calciatori in udienza da Pancalli, ma anche i presidenti rappresentati dal numero uno della Lega Antonio Matarrese. Per oltre un decennio di casa a via Allegri, l'ex presidente federale ha elogiato la figura del nuovo commissario straordinario. «Pancalli è quanto di meglio si potesse avere» ha avuto modo di dichiarare Matarrese prima di entrare nel palazzo della Figc. Il presidente della Lega ha poi commentato i tentennamenti di Saverio Borrelli, nel contempo in riunione con il ministro dello sport Giovanna Melandri invitando l'ex capo di Mani Pulite a ritirare le proprie dimissioni: «Borrelli è l'uomo giusto perchè abbiamo bisogno della sua severità - ha dichiarato Matarrese - ma non deve essere un uomo che spaventa, ma deve integrarsi maggiormente. Quando sarà più esperto di calcio, capirà meglio certi passaggi». Borrelli, di tutta risposta, appena concluso l'incontro con il ministro si è presentato in via Allegri per conoscere Luca Pancalli e non ha risparmiato una risposta quantomeno piccata al presidente della Lega. «Io non mi devo integrare con il mondo del calcio perchè non devo disputare alcuna gara - ha dichiarato l'ex pm di Mani Pulite - nè tanto meno arbitrare alcuna partita. Il mio compito è soltanto quello di conoscere al meglio le regole della giustizia sportiva». Una frecciata che non è passata inosservata ai più che invece ben conoscono la giovialità del numero uno della Lega. Poco sportivo e indeciso fino a tarda sera: Borrelli prima di salire sul carro ha cercato fino alla fine di capire gli sviluppi e le possibilità di azione in un mondo che, in realtà, poco conosce. Del resto, anche in mattinata l'ex magistrato aveva manifestato una certa diffidenza verso il mondo del pallone evidenziando il congedo di Guido Rossi dalla Figc. Diffidente, ma soddisfatto. Almeno appena uscito dall'incontro con il commissario Pancalli. «Sia il ministro Melandri che Pancalli mi hanno ribadito piena fiducia: con loro ho avuto un incontro cordiale, ora lasciatemi il tempo per poter decidere». Resterà: escludendo colpi di scena già nella giornata di oggi dovrebbe revocare le proprie dimissioni e tornare al suo posto per avviare l'inchiesta legata all'Inter e alla Telecom.