Tennis, in Davis azzurri e Spagna sull'1-1. Oggi il doppio (RaiSat, 13.15)
Per garantirci questa situazione era comunque necessario conquistare un punto nei primi due singolari ed il punto è arrivato proprio nel primo incontro per merito di Filippo Volandri che ha battuto in tre set il numero due spagnolo (ma il numero 7 nella graduatoria mondiale) Tommy Robredo. Il risultato è meno clamoroso di quanto non faccia pensare la differenza in classifica (Volandri è numero 38) perché proprio ieri avevo ricordato che il nostro giocatore aveva battuto Robredo due volte su cinque incontri ma soprattutto aveva vinto le due sfide più recenti. Si è visto sul campo come lo spagnolo soffrisse un avversario come Volandri che, conoscendolo, non gli offriva molte opportunità di affondare il dritto. Filippo riusciva infatti a tenere il gioco sulla diagonale «rovescia», nella quale è più sicuro ed anche più incisivo, con buoni risultati. Naturalmente la spiegazione del risultato non è soltanto tattica. La verità è che Volandri, per sua stessa ammissione, ha giocato una delle sue migliori partite, mentre Robredo ha probabilmente avvertito il disagio di essere obbligato a vincere ed anche il peso di alcune polemiche che avevano rimproverato ad Emilio Sanchez, il capitano spagnolo, di aver scelto il secondo singolarista seguendo la classifica anziché impiegare David Ferrer, numero 15 ma ritenuto più affidabile. La partita, com'era prevedibile, è stata lunga e laboriosa ma l'unico momento di disagio per Volandri è arrivato quando il nostro giocatore ha sbagliato un facile dritto che, sul 5 a 3 nel terzo set, gli avrebbe garantito tre match-point. Quel game si è poi complicato ma alla fine, dopo una lunga serie di vantaggi Volandri ha chiuso alla quinta palla utile cancellando ogni preoccupazione. Non si può certo rimproverare ad Andreas Seppi di aver perduto contro Rafael Nadal, il secondo giocatore del mondo ma certamente il primo sulla terra battuta. Tuttavia mi sarebbe piaciuto vedere, da parte del ragazzo di Bolzano, una maggiore tenuta nel secondo set quando Seppi non ha saputo sfruttare un vantaggio di 4 a 1 «pesante» (è una mia vecchia definizione per spiegare che il punteggio conteneva due break) ed ha finito per cedere cinque giochi consecutivi dopo aver avuto due palle per il 5 a 2. A quel punto il terzo set è stato una formalità anche se Seppi l'ha giocato abbastanza bene. Seppi aveva subito in avvio un pesante 6-0 ma poi era riuscito ad entrare in partita facendomi ricordare la buona prova che il nostro giocatore aveva offerto, contro lo stesso avversario, l'anno scorso a Torre del Greco dove aveva perduto in quattro set. Come spesso succede in Coppa Davis diventa importante il doppio che storicamente non è mai stato la specialità degli spagnoli da quando non hanno più Sanchez e Casal. Purtroppo nemmeno noi abbiamo dei fenomeni anche se Galimberti e Bracciali sono imbattuti in Coppa e proprio l'anno scorso hanno battuto Nadal e Lopez. Non so quale formazione schiererà la Spagna, che in linea di previsione aveva indicato Verdasco e Robredo, ma dopo la prestazione offerta da Robredo in singolare non so quale sarà la decisione di Emilio Sanchez. Volandri, che in conferenza stampa si era tolto qualche sassolino dalla scarpa, ha detto che lui Nadal lo farebbe giocare anche in misto. Molto diplomaticamente Volandri nelle sue dichiarazioni non ha fatto il nome del presidente della Federazione Angelo Binaghi, che nei giorni scorsi aveva messo a confronto la serietà e l'impegno delle nostre giocatrici con quello degli azzurri, ma si è limitato a dire che il suo risultato avrebbe «chiuso la bocca» a qualcuno. Volandri ha detto che voleva semplicemente rispondere a chi considerava la nostra squadra battuta in partenza ma era chiaro che invece non aveva gradito le parole del presidente.