di FABRIZIO MARCHETTI DI CANIO mette in mora la Lazio.
La Lazio deve a Di Canio circa 40 mila euro e la questione, in base alla lettera scritta dall'avvocato Bordoni, è finita sul tavolo della Lega per una «messa in mora arbitrale». La società, fino a oggi, si è appellata alla possibilità di corrispondere la cifra entro fine ottobre, come previsto dal regolamento. Alla lettera di Paolo Di Canio fa da contraltare quella della Lazio, che precisa di essere addirittura creditrice nei confronti del numero nove della Cisco. Il club ha infatti inviato una lettera in Lega per sottolineare che è il giocatore a dover corrispondere alla società una cifra totale che si aggira intorno ai 45 mila euro. Nella missiva, la dirigenza biancoceleste fa sapere di richiedere all'ex tesserato tutti i soldi delle multe, che ammontano a 12.500 euro per il 2004-2005 (comprensivi dell'ammenda per il derby vinto 3-1 e dei 2500 euro legati all'espulsione in Lazio-Bologna vinta 2-1 proprio con gol dell'attaccante) e a 27 mila euro per la passata stagione (20 mila euro per i saluti romani, 2 mila per un'espulsione contro l'Inter in Coppa Italia, 5 mila per le frasi anti-Trefoloni). Un braccio di ferro praticamente inedito, che si arricchisce della richiesta di soldi per il materiale S.S. Lazio: 6 mila euro come corrispettivo di maglie griffate «Di Canio» regalate dal giocatore ai tifosi. Ora la questione è sul tavolo della Lega, che dovrà convocare le parti entro ottobre. Il codice di giustizia sportiva (articolo 7, comma 4) prevede prevede ammende e punti di penalizzazione in caso di mancata regolarizzazione della posizione nei termini e in questo caso si parla di fine ottobre. Lo scontro ormai è totale. Intanto a Formello Rocchi suona la carica e lancia la sfida all'Atalanta. «Siamo contenti perché con la vittoria di Verona abbiamo dimostrato che la squadra sta e sta bene e poi perché questi tre punti sono un ottimo viatico in vista della gara di domani». Il bomber, dopo la rete di domenica (purtroppo ininfluente) contro il Palermo, sogna una prodezza decisiva: «Certo, fa piacere quando segni. A Verona sono andato vicino al gol, ma sinceramente in questo momento la cosa più importante è che la Lazio vinca: dobbiamo fare più punti possibili. Sappiamo di essere in ritardo rispetto alle altre squadra ma noi dobbiamo giocare partita dopo partita e fare punti. Per fortuna il campionato è ancora lungo». Sulla vittoria contro il Chievo: «Qualcosa è cambiato, anche perché abbiamo fatto maggiore attenzione, siamo stati certamente più determinati e abbiamo concesso meno agli avversari. È normale che più ti alleni e giochi insieme più trovi l'intesa». Sullo scudetto e sulla lotta per lo scettro di bomber: «Per il tricolore vedo una lotta tra Milan e Inter. La classifica marcatori? Adesso è normale che ci sono dei nomi che non ti aspetti. Personalmente mi piacerebbe arrivare vicino ai primi». Rossi orientato a confermare l'undici vittorioso a Verona: oggi si farà il punto su acciaccati e affaticati. La riflessione: Foggia o Manfredini sull'out destro, con Makinwa pronto a entrare in corsa. Stendardo confermato in difesa, come la coppia centrale Ledesma-Mudingayi. Vieri ha salutato la Curva dai microfoni de «La Voce della Nord»: «Ricordo ancora la fasciatura di Birmingham nella notte in cui abbiamo vinto la Coppa della Coppe: ogni tanto ho ancora il mal di testa per quel colpo in testa che mi costrinse a giocare con il turbante insanguinato. La Lazio di oggi non avrà problemi a salvarsi». Abbonamenti a quota 12.200: si chiude domani alle 12. Il titolo ha chiuso la settimana in leggera flessione: giovedì è in programma il consiglio di sorveglianza.