Niente conciliazione Moggi si rivolge al Consiglio di Stato
Niente da fare: Conciliazione aperta e tutto rinviato a data da destinarsi. L'ex dirigente bianconero non ha perso il buon umore dopo la sentenza di secondo grado della Corte Federale che lo ha condannato a cinque anni di inibizione con proposta di radiazione. «Visto quello che è successo ai giornalisti con cui ho parlato al telefono - ha affermato Moggi - per il bene che vi voglio non parlo con voi: se lo faccio vi danno l'ergastolo». Intanto i legali di «Lucky Luciano» attendono la risposta da parte del Consiglio di Stato che dovrebbe arrivare il 29 settembre. «La conciliazione è stata rinviata» ha dichiarato l'avvocato Pellegrino al termine della riunione con i legali della Federcalcio Mazzarelli e Medugno. Da ieri in via Allegri, sulla poltrona più importante del palazzo federale, c'è un nuovo commissario straordinario: Pancalli. «È una persona seria - si è limitato a dire Luciano Moggi - lo conosco poco, ma se andate a guardare l'incarico che gli hanno affidato deve senz'altro essere una persona di grande spessore». Entro la fine del mese anche il presidente della Lazio Claudio Lotito presenterà il proprio ricorso all'Arbitrato contro la sentenza della Corte federale che, nel secondo grado di giudizio, lo aveva condannato a due anni e sei mesi di inibizione per la violazione dell'art. 1 dello Statuto federale. Sim.Pie.