di TIZIANO CARMELLINI IL POPOLO giallorosso lo aveva chiesto a gran voce alla dirigenza giallorossa ...
Così ieri, a margine dell'inaugurazione dell'anno scolastico al Quirinale, l'ad giallorosso ha svelato il «progetto» del quale, ovviamente, fa parte anche Spalletti. «Resterà a lungo con noi, fa parte del nostro progetto» è la comunicazione ufficiale che fa da prologo alla trattativa per un rinnovo che era nell'aria da tempo. Al tecnico toscano, che ha un contratto in scadenza a giugno, la Roma è pronta ad offrire un triennale, con eventuale opzione pe rli quarto anno. Una vera e propria blindatura che toglierebbe dal mercato quello che al momento è il tecnico più appetibile in circolazione. Per farlo Rosella non usa mezzi termini e continua a elogiare il lavoro, enorme, che Spalletti ha svolto fin qui sulla panchina della Roma. «Siamo contenti del primato, la squadra sta facendo bene — continua l'ad giallorosso — ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra e avere la giusta determinazione partita dopo partita. Spalletti è un grande e ora che tutta va bene non si apral altro che del suo contratto. È giusto però che adesso ci godiamo qusto momento e poi penseremo al futuro: lui comunque fa parte del nostro progetto». Già, ma Spalletti cosa ne pensa? Il tecnico giallorosso più volte nei giorni scorsi aveva sottolineato come, per sua abitudine, tratta il rinnovo del suo contratto a fine stagione. Ma stavolta la Roma lo ha messo con le spalle al muro e lui non disdegna un rinnovo che ormai sembra scontato. «Fa molto piacere — attacca il tecnico ieri in diretta su Sky Sport a Fuorizona — sentire la fiducia della società, serve per lavorare meglio. Ho un contratto per quest'anno, la società ha un'opzione mia e non ci sono problemi. Se rinnoverò? Lo vedremo, tanto c'è spazio. Io con la società non ho problemi, ma per abitudine ne ho sempre parlato a ridosso della scadenza». Già, ma la Roma vuole chiudere in fretta l'affare per non rischiare qualche spiacevole sorpresa: cosa che, visto l'andamento dell'Inter di mancini, potrebbe non tardare ad arrivare. E proprio sull'Inter che domani arriverà all'Olimpico per il primo scontro diretto del campionato, Spalletti vola basso: altro che squadra in crisi. «Con l'Inter ho giocato poche partite fa e ho perso una Supercoppa, in quel secondo tempo ha fatto benissimo. Ovvio, noi tenteremo di vincere la partita davanti al nostro pubblico. La situazione ci permette di stare tranquilli, di fare il nostro gioco e andremo dentro per fare la nostra partita: anche perchè non sappiamo fare diversamente. Ma questa è la nostra caratteristica perchè se lasciamo giocare gli altri...». Ma la voglia di vincere no ncambia il suo pensiero sullo scudetto. «Ripeto quello detto a inizio stagione: Inter e Milan hanno qualcosa in più di noi, perchè abbiamo evidenziato lo scorso anno di no navere le stesse possibilità. Hanno un gioco più collaudato e l'Inter ha messo dentro dei campioni veri». Scaramanzia a parte i «suoi» campioni Spalletti se li tiene stretti: uno si tutti Totti. Ieri il tecnico ha assitito all'incontro tra il capitano giallorosso e il ct azzurro. «Ringrazio Donadoni per l agradita visita. Risultato? Ne è venuto fuori che Totti ora come ora no ntornerà in nazionale. Un Consiglio? Difficile darlo. Lui ha ancora problemi alla caviglia, si sta allenando parzialmente, ha tante gare da giocare e il timore di no npoter dare i lmassimo delle sue potenzialità... ci sta pensando».