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Non basta il gol di Calaiò, Napoli sconfitto a Piacenza

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Al «Garilli» il Napoli, che finora aveva raccolto vittorie e allori solo in casa, ha fallito la prova del fuoco. Nel Piacenza di Iachini si parla napoletano e a battere gli azzurri della Campania sono proprio due napoletani. Il tecnico degli emiliani disegna la squadra a sua immagine e somiglianza: tutta grinta e velocità. Per quasi tutto il primo tempo il pallino del gioco è in mano ai padroni di casa e al 26' il giovane Nocerino, fresco di convocazione con l' under 21, controlla da sinistra e colpisce di destro trovando l' incrocio dei pali. Iezzo si arrende incolpevole. Il centrocampista, sostituito da Gobatto al 37' della ripresa, non esulta in segno di rispetto alla sua città. Il Napoli che stenta ad entrare in partita, si scuote, al 29' ci prova Calaiò in mezza girata di sinistra, sembra fatta, ma Coppola fa un miracolo e si riprende la rivincita del 2000, quando al termine di Napoli-Bologna finita 1-5, fu costretto ad andar via. Passano solo sette minuti dal gol del vantaggio avversario ed è pareggio. Un Calaiò esplosivo finge di convergere e invece apre per accogliere la magia di De Zerbi da centrocampo, dribbling secco sul portiere piacentino e palla in rete. Mister Reja è preoccupato e modifica l' assetto: De Zerbi sulla destra, Calaiò sulla sinistra, diventano due ali in sostegno della punta centrale Bucchi che però gradisce poco la modifica; nella ripresa stesso modulo, ma ali a ruoli invertiti per non dare punti di riferimento. Anche Iachini non si accontenta e cambia gli esterni d' attacco: Stamilla per Padalino al 17' sulla destra e Dagano per Rautier al 23' sulla sinistra. Mossa vincente: a rompere l' equilibrio ci pensa il capitano del Piacenza. 34' del secondo tempo: Luigi Riccio servito da Patrascu, salta Domizzi e in scivolata di sinistro batte l'estremo difensore azzurro. Riccio non ha dubbi: bacia la maglia, il suo cuore batte qui da cinque anni. Un secondo vantaggio meritato per i piacentini che hanno interpretato al meglio la tattica: ritmo, chiusura degli spazi e pressing molto alto. Senza contare 2 clamorose palle gol fallite dal giovane Simon. Tuttavia Reja ci prova ancora inserendo al 19' Pià per Calaiò e a dieci minuti dalla fine Capparella per Montervino, ma non ci sarà nessuna vera occasione per gli ospiti, carenti sotto l' aspetto caratteriale e a centrocampo dove si costruisce poco e ancor meno si fa filtro. Bogliacino e Bucchi in ombra. È una sconfitta salutare, in fondo come dice il diggì del Napoli, Marino, il campionato è lungo e martedì si torna in campo. Nel mirino ci sono i play off.

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