Esordio stagionale al «Matusa»
Frosinone, pari con l'ArezzoSuper Chiodini ferma gli avversari. Nella ripresa ci prova Castillo
Un debutto anzitutto bagnato, visto che per tutto il primo tempo il cielo ha rovesciato catinelle d'acqua sul capoluogo ciociaro rendendo infame un campo che è diventato il peggior avversario di entrambe le squadre. Un debutto, poi, positivo solo a metà, che alla squadra di Iaconi ha portato appena un punto, strappato al ben più quotato Arezzo soprattutto per merito del portiere Chiodini. Già nella trasferta di Trieste della prima giornata si era presentato alla grande contenendo il punteggio al passivo, ma ieri è stato il vero artefice del primo, storico, punto del Frosinone in B. Al 3' è stato bravo e fortunato a parare il rigore di Floro Flores (botta centrale con Chiodini che resta fermo fino all'ultimo); al quarto d'ora della ripresa è stato straordinario nell'andare a prendere il tiro del brasiliano Bondi; a 5' dalla fine è stato ancora grande nell'alzare in angolo una staffilata di Bricca dal limite. E poiché la fortuna è una componente essenziale della vita di un portiere ieri Chiodini ha avuto anche quella, quando sul finire del primo tempo lo stesso Bondi concludeva sul palo in diagonale una bella azione d'attacco degli ospiti. E pensare che fino all'esordio di sabato scorso nei pensieri di Iaconi il nuovo n.1 del Frosinone era in ballottaggio col titolare dell'anno passato Zappino. Chiodini a parte il Frosinone ha giocato una gara dai due volti: impacciato e contratto nel primo tempo, in cui è andato meglio l'Arezzo; più sciolto e convinto nella ripresa, quasi che all'inizio abbia sentito nelle gambe l'ansia e l'emozione del debutto interno, con tutta l'attesa che l'ha preparato nella settimana appena passata. Forse per questo già al 3' Antonioli si è fatto superare ingenuamente in area da un bel dribbling di Floro Flores per poi stenderlo da dietro. Rigore ineccepibile e meno male che l'aretino ha rispettato una vecchia regola non scritta del calcio che dice che chi si procura il rigore è meglio che poi non lo calcia. Botta su Chiodini e 0-0 salvo. Che l'Arezzo sia più squadra si sa e il primo tempo lo conferma, anche se gli uomini di Iaconi (ancora in tribuna a scontare l'ultima giornata di squalifica) non sfigurano e come a Trieste reggono bene, soprattutto a centrocampo. Nella ripresa, però, a differenza di una settimana fa, non si deconcentrano e dopo la suddetta occasione di Bondi arriva quella che tutta Frosinone attende, ma il bel diagonale di Castillo viene deviato in angolo da Bremec. L'arbitro Orsato, però, non concede il corner tra lo stupore generale. Ora l'Arezzo è in affanno e il Frosinone in crescita, anche se non concretizza, soprattutto con Margiotta, che prima vede finire a lato di poco una sua punizione dal limite e che poi, proprio allo scadere, si vede negare il tiro da tre punti dal fango, che gli ferma il pallone sotto i piedi al momento della battuta.