La squadra di Guidolin vince in casa del West Ham nell'esordio in Uefa
Decisivo Caracciolo. Successi anche per Parma e Livorno, Chievo ko
Nel primo pomeriggio il Parma ha vinto a Kazan, in Russia, contro il Rubin. Decisivi il gol di Dessena al 34' della ripresa e il rigore calciato fuori dall'argentino Dominguez due minuti dopo che poteva fruttare l'1-1 ai padroni di casa. Fondamentali anche le parate di Bucci, rispolverato come titolare da Pioli: a metà ripresa è stato bravo a negare il possibile 1-0 al Rubin su tiro di Dominguez e ribattuta di Benachour, poi è stato fortunato quando lo stesso tunisino ha preso il palo. Nel momento migliore del Rubin, però, è arrivato il gol del Parma: rilancio su Muslimovic, stop, dribbling e tiro fulminante di quest'ultimo che Kolinko ha respinto a fatica e inzuccata dell'accorrente Dessena per lo 0-1. Subito dopo l'arbitro greco Briakos ha dato un inesistente calcio di rigore ai padroni di casa (tuffo olimpionico del brasiliano Baiano su entrata di Ciaramitaro) che Dominguez ha calciato a lato. In vista del ritorno del 28 settembre gli emiliani sono ad un passo dalla qualificazione alla fase a gironi. In serata hanno gioito Livorno e Palermo. I toscani erano all'esordio nelle coppe europee dopo novantuno anni di vita e non hanno fallito l'appuntamento con la storia battendo per 2-0 i modesti austriaci del Pasching. Ad aprire le marcature è stato Danilevicius al 42'; a rendere il punteggio più robusto ci ha pensato il solito Lucarelli al 49'. Una soddisfazione immensa per gli amaranto, che hanno battuto una matricola dalla storia simile alla loro: basti dire che dieci anni fa il Livorno era in C2, mentre il Pasching giocava nella quarta serie austriaca. Ma la vera impresa della giornata l'ha compiuta il Palermo, che è andato a vincere a Londra, in casa del West Ham di Tevez e Mascherano, per 1-0. Il gol della gloria l'ha segnato Caracciolo al 45' del primo tempo su assist al bacio di Diana, ma tutta la squadra ha fornito una prova superlativa. Splendido Di Michele (che ha sfiorato la rete al 19' e soprattutto al 39', quando ha impegnato Carrol in una gran parata con un colpo di testa in tuffo), ottimi Fontana, Bresciano e lo stesso Caracciolo, tornato titolare per l'inutilizzabilità di Amauri, già impiegato dal Chievo nel preliminare di Champions. Il palo di Edmund al 78' è stato il classico colpo di fortuna che non manca mai nelle grandi imprese. Guidolin, tornato a Londra in coppa dopo l'esperienza col Vicenza contro il Chelsea di Vialli, ha di che essere soddisfatto. Nel 1998 perse 3-1 dopo aver vinto 1-0 l'andata e fu eliminato. Stavolta ci sono tutte le premesse per passare il turno e ritrovarsi nella fase a gironi, in cui il Palermo ha i numeri per farsi valere. L'unica nota stonata della giornata è arrivata dal Chievo, sconfitto per 2-0 in Portogallo dal Braga con molte recriminazioni nei confronti dell'arbitro belga Verbist, che al 43', sull'1-0, non gli ha concesso un netto rigore per fallo su Bruno e subito dopo ha espulso Marchese per doppia ammonizione e dato il penalty (che c'era) al Braga per un fallo da ultimo uomo di Mantovani (espulso anche lui) al 1' di recupero. Werder ha segnato il 2-0 ed ora sarà dura ribaltare lo svantaggio a Verona. Il primo gol del Braga era arrivato quasi subito, al 6', con Paulo Jorge, bravo ad approfittare di un buco clamoroso dei centrali veronesi su una punizione dalla tre quarti. Nella ripresa i portoghesi prendevano la traversa con un sinistro dal limite del subentrato Maciel (8') e il Chievo si vedeva respingere sulla linea da un difensore il colpo di testa a botta sicura di Bruno (25'). Poi, come detto, Verbits diventava protagonista.