Spalletti avverte la Roma «Attenti, sono fortissimi»
Allora era il Real Madrid l'ospite d'onore (8 dicembre 2004 e le «merengues» vinsero 3-0 facile), oggi il più modesto Shakhtar Donetsk di una vecchia conoscenza giallorossa. Quel Lucescu già tecnico del Galatasary nella serata-shock che costò una pioggia di squalifiche solo alla Roma. Uno Shakhtar modesto solo sulla carta perché Spalletti lo teme eccome. Soprattutto, il tecnico toscano al suo esordio in Champions League («Sono emozionato, sarà un'esperinza importante»), teme l'atteggiamento della Roma che già in passato ha dimostrato di soffrire partite di questo tipo. E bisognerà stare attenti visto che ai giallorossi manca un successo in Champions da quasi tre anni: era il 26 febbraio del 2003 a Valencia contro quella che anche quest'anno è la favorita del girone di Totti & Co.. Ma, ricorsi storici a parte, c'è da giocare una partita che può mettere in discesa il girone della Roma, tutt'altro che semplice. Spalletti lo sa e chiede concentrazione ai suoi uomini volando bassissimo alla vigilia, ben sapendo che gli ucraini sono molto più avanti con la preparazione (sono attualmente in vetta al campionato giunto alla sesta giornata: cinque vittori per loro e un pareggio). «Lo Shakthar Donetsk è una squadra fortissima — attacca il tecnico — e di loro temo tutto. L'esperienza in queste competizioni conta abbastanza ma la mia squadra ha dimostrato di avere ottime qualità. Ora bisogna solo avere fiducia e convincersi che si hanno le carte in regola per giocarsela con chiunque». Nessuna certezza, ma il tecnico giallorosso sembra intenzionato a confermare in blocco la Roma della scorsa stagione, lasciando fuori, almeno in partenza, il nuovo arrivato Pizarro. «Ci vorrà la miglior Roma domani sera (oggi, ndr), ma siamo convinti che anche in Europa potremo dimostrare che siamo una grande squadra». È probabilmente il prologo all'esclusione del cileno dopo il brutto gesto di sabato scorso contro il Livorno. «Parte alla pari con gli altri — spiega Spalletti — Pizarro ha solo bisogno di tempo per allenarsi e conoscere i compagni. Non ci vorrà molto per vederlo inserito al meglio, perché è un buon calciatore e ha le qualità per inserirsi in una squadra come la nostra. Con il Livorno ha sofferto e ha sbagliato alcune cose, al di là della sua condizione, per un pò di tensione e di nervosismo. Ma non è un problema, si tratta di quarantacinque minuti sbagliati. La sua reazione? Sbagliata, ma è comprensibile — continua Spalletti — che ci sia rimasto male. Deve sapere che nella Roma ci sono altri giocatori. Ma lui ha personalità ed è anche permaloso, ha un suo carattere ben definito, ma questo sul terreno di gioco ha il suo valore positivo». Pochi dubbi invece del tecnico giallorosso su Totti. «Non vi fate influenzare dal rigore sbagliato. Totti ha giocato una buona partita per il movimento che ha fatto, tenendo palla e allargandosi sulla fascia destra come gli avevo chiesto. È in condizione ottima». E la prima all'Olimpico è anche una delle preoccupazioni di Lucescu che spera di non rivivere la serata del Galatasaray. «Spero che siano cambiate radicalmente le cose. Ovvio che noi siamo qui per fare risultato». Lucescu, che di Italia se ne intende, non ha dubbi sull'utilizzo di Pizarro: «Secondo me non gioca, gli ci vorranno almeno tre mesi per inserirsi. Il campionato Italiano? Quello di serie A è dei presidenti, quello di B dei giocatori e degli allenatori». Se Spalletti ha qualche dubbio, lui sembra aver già scelto gli undici titolari tra i quali ci sarà anche il recuperato Matuzalem. Il ricco magnate dell'acciaio Akhmetov (l'uomo più ricco d'Ucraina che s'è presentato nella capitale con una scorta di cinque automobili) gli ha messo tra le mani un gioiellino niente male con tanti brasiliani e diversi titolari della nazionale che fece soffrire l'Italia in Germania. Spalletti è avvertito.