Fisichella prenota il Mondiale: ora tocca a me, ho perso due anni in Jordan
Sul campionato: «Schumi ha più possibilità, ma Alonso più punti»
La vittoria però ha innescato le polemiche con la Renault, team che si è sentito «truffato» durante le qualifiche dopo la penalizzazione di Alonso. Nonostante il momento «caldo», il team francese, senza troppe pressioni, concentrato sulla corsa finale al Mondiale, ieri a Vallelunga, assieme a Giancarlo Fisichella, ha organizzato una giornata-relax divisa tra il Centro di Guida Sicura Csai-Sara e la pista alle porte di Roma (Nord). Fisico, alla guida della nuova Clio, è stato il primo a girare in pista. Dopo la performance, sudato per il gran caldo romano ma comunque divertito, ha cominciato a parlare di Formula 1 e non solo. Come si sente Fisichella dopo il Gp Monza? «È stato un weekend difficile, caratterizzato dalla penalizzazione ad Alonso. Non c'era, ma non lo dico solo io, anche gli altri team. Per me, comunque, è stata una gara difficile. La scelta di effettuare solo un pit stop mi ha reso la vita più complicata: la Renault era difficile da guidare, pesante, però ho avuto buon ritmo di gara. Sono contento per il quarto, ma devo dire la verità: speravo nel podio». La stagione non è terminata, ma nel 2007, senza Alonso, avrai una grande chance. «Vero, avrò la squadra che lavorerà assieme a me. Conosco questi ragazzi da anni, è una squadra eccezionale, c'è un grande feeling con loro. Io ho seminato e spero di raccogliere nell'anno più importante. L'incognita, però, è che tutti correranno con le Bridgestone. Le gomme, come avete potuto vedere in questa stagione, sono la cosa più importante». Come finirà il Mondiale? «Le chance sono al 50 per cento. Credo che Schumacher ha più possibilità, ma Alonso ha due punti in più». Torniamo sempre allo stesso tema: perché la Ferrari non prende mai un italiano? «Perché la Ferrari non prende mai un italiano? (risponde, ndr)». Schumi e Alonso, chi sono? «Michael, ha scritto la storia della Formula 1. Fernando ha vinto un Mondiale e deve scrivere ancora altre cose». Chi è il pilota giovane più forte? «Kubica ha fatto molto bene. Ha un grande potenziale. Ma attenzione anche a Piquet Junior (collaudatore della Renault nel 2007, ndr) ) e Rosberg». Chi è invece oggi Giancarlo Fisichella? «Mi sento prima di tutto tra i più forti del Mondiale. D'altronde sono nel Circus da quasi 11 anni, penso di aver fatto della grandi gare ma di non aver raccolto quello che speravo e meritavo. Posso rifarmi nella prossima stagione ancora con la Renault. Un errore? Ho perso un paio di anni alla Jordan, invece dovevo cambiare scuderia». Cosa è la sicurezza per Fisichella? «Importante. Per me, per tutti. Io sono molto vicino a queste cose ed ho per questo scritto anche un libro ("Ma chi ti ha dato la patente", ndr) ancora in libreria. I consigli? Non bere, non gudare stanchi, rispettare i limiti, mettere le cinture. E se si va in moto, il casco». Prima ragazzino, oggi padre di famiglia: cosa è cambiato? «Quando si diventa padre si mette la testa sulle spalle e si comincia a ragionare in un altro modo. Penso a loro e quando torno da una corsa la prima cosa che faccio è correre ad abbracciarli e poi cerco di stare più tempo con loro». (finisce la frase, squilla il suo telefonino: c'è l'inno della Roma cantato da Venditti, ndr). E appunto, la Roma: arriva questo scudetto? «Possiamo arrivare nelle prime tre e quindi può arrivare anche lo scudetto. La Roma, la mia passione, si è rafforzata. Finalmente abbiamo un allenatore stabile e soprattutto bravo, oltre ad aver preso due grandi giocatori come Pizzarro e Vucinic. E poi la cosa che mi fa più piacere è rivedere in campo il mio amico Montella. Se lo merita».