Il commento

Prima il Gran Premio, si spera altra avvincente tappa della rimonta di Schumi; poi, a gara conclusa, l'annuncio del ritiro del campione che ha segnato la storia della Formula 1 e della Ferrari negli ultimi tre lustri. Schumacher ha tutte le carte in regola per vincere, anche se la pole position gli è stata strappata per un battito di ciglia da Raikkonen, guarda caso proprio colui che è destinato a raccoglierne in quel di Maranello la pesante eredità. Difficile capire quanto nella caccia al miglior tempo da parte del pilota della McLaren abbia influito il carico di carburante, con il sospetto che abbia affrontato le qualifiche più leggero del ferrarista. Comunque, sarà come sempre, quando la macchina glielo consente, un avversario ostico, motivato nell'occasione a farsi apprezzare da quello che diventerà il suo pubblico. Considerato l'attuale stato di grazia della Rossa, ci si sarebbe attesi di meglio da Felipe Massa, fresco ed autorevole vincitore del Gran Premio di Turchia, che avrà il non facile compito di frenare Alonso, qualificato con il quinto tempo, proprio alle sue spalle. Per lui, in particolare, si prospetta una partenza ansiogena, ricordando quanto il leader del campionato sappia sfruttare il formidabile sistema di avvio della Renault. Su di una pista, dove la scuderia francese sapeva già di dover giocare in difesa, tentando di contenere la superiorità della Ferrari, Alonso nel momento topico delle qualifiche è stato vittima di uno sfortunato episodio: foratura della gomma posteriore destra. Ma Alonso e tutto il clan della Renault affronteranno la corsa con l'incubo pneumatici in quanto le coperture Michelin, per recuperare sulle Bridgestone, sembrano a rischio. Dunque, premesse rosee per Schumi, il quale sa benissimo che la gara di questo pomeriggio può permettergli una decisa accelerata nella sua rimonta. E' chiaro che per il campionissimo del nuovo millennio non potrebbe esserci conclusione più epica della sua già straordinaria carriera conquistando l'ottavo titolo mondiale. Però, ne siamo certi, gli sarà difficile nascondere la malinconia quando, sul far della sera, annucierà urbi et orbi la fine della sua lunga corsa, prevista per il 22 di ottobre in Brasile.