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Fair play

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Ritoccare le «pene» renderebbe tutto ancor più irregolare

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Qui non è il caso di discutere se i punti di penalizzazione inflitti alla Juventus in serie B, al Milan, alla Lazio, alla Fiorentina ed alla Reggina in serie A siano o meno giustificati ma non c'è dubbio che la classifica non potrà rispettare i valori in campo anche se forse i giornali farebbero bene a pubblicare, accanto a quella ufficiale, una graduatoria purgata dagli handicap iniziali. Mentre mi pare che sia ormai stato deciso di cancellare di fatto quelle assurde squalifiche di alcuni campi che erano state il capriccio di un giudice alla ricerca di equilibri impossibili, l'aspetto più grave e più inquietante di tutta la vicenda è che ci sia l'intenzione di ritoccare quelle penalizzazioni. È fin troppo evidente che modificare in corsa quelle penalizzazioni costituirebbe una irregolarità talmente clamorosa che non varrebbe nemmeno la pena discuterla. Dicendo questo io mi rendo conto di urtare inevitabilmente i sentimenti dei tifosi di quelle squadre che sperano di vedere attenuati i provvedimenti a loro carico, in particolare - considerata l'area di diffusione di questo giornale - i sostenitori della Lazio, ma nessuno mi convincerà mai che sia giusto modificare a campionato iniziato la situazione di partenza. Pensate soltanto se ad un certo punto una di queste squadre venisse a trovarsi coinvolta in una delicata situazione di classifica (retrocessione, scudetto, Champion's League, coppa UEFA), si può bene immaginare quali potrebbero essere le reazioni delle altre squadre con ampio esercizio di quelle debolezze (il sospetto, soprattutto) tipicamente italiane. Aggiungendo irregolarità ad irregolarità, c'è anche le presenza in serie B di una squadra che pur avendo ceduto alcuni pezzi importanti, ha mantenuto una struttura esagerata per la categoria. È' probabilmente vero che la serie B - ed i contratti televisivi che stanno per essere perfezionati lo confermano - ha ricevuto un'iniezione di denaro e di interesse proprio dalla partecipazione della Juventus ma è anche vero che le prospettive di promozione dei club che avrebbero potuto permettersele si sono inevitabilmente ridotte. Difficile dire se il cambio si rivelerà favorevole anche se ho il sospetto, considerando che la maggior parte delle squadra hanno grossi problemi economici, che alla fine le squadre della serie B finiranno per ringraziare la Juventus. Anzi la migliore soluzione possibile sarebbe quella di avere una Juventus competitiva ma che alla fine non riuscisse a conquistare la promozione. Si otterrebbe alla fine un duplice risultato, quello di dare maggior interesse al campionato e quello di avere la Juventus in serie B per un'altra stagione. Io mi auguro che alla fine i miei timori ed i miei sospetti, che peraltro mi sembrano giustificati, si rivelino eccessivi. Ho sempre pensato che il calcio, in questo nostro curioso paese, sia alla fine più importante della politica e della religione. Se infatti riuscisse a superare, senza traumi particolari il terremoto che lo ha sconvolto, vuol dire, come diceva qualcuno, che questa nostra Repubblica è proprio fondata sul pallone.

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