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«Di Canio? Già mi manca»

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Nel campionato che riparte dopo un'estate di polemiche, è il momento di ritirare fuori le sciarpe e le magliette biancocelesti. Di alzare di nuovo un unico coro, un unico tifo, spinto da un amore che va oltre ogni controversia. E in mezzo a quel coro, sugli spalti, spunta ancora una volta uno dei simboli biancocelesti di sempre. È Pino Insegno, attore e presentatore televisivo, che da domani partirà con la nuova edizione della «Premiata Teleditta» su Mediaset. Ma intanto oggi è anche il giorno dell'esordio per Lazio. Un esordio difficile, a Milano contro il Milan. Insegno, i biancocelesti riparto con una sfida non troppo facile». «Meglio così, almeno ci leviamo subito il dente. Ma sono sicuro che a Milano andiamo a vincere. Li battiamo 2-1 con gol di Foggia e Pandev. Certo però bisogna dire che questo sorteggio è un po' strano. Hanno inserito nel computer le squadre come se lo scorso anno fossero arrivarete veramente in fondo alla classifica». Come vede la Lazio quest'anno? «La vedo bene. Abbiamo un grande allenatore e un gruppo che può fare strada, certo la nota stonata è non avere più un leader». È chiaro che stiamo parlando di Di Canio... «Con la nostra squadra andrà tutto bene, ma aver perso Di Canio pesa tanto. Lui è un trascinatore, un giocatore che ti dà gli stimoli giusti per andare allo stadio, per tifare una volta di più. È un uomo di carattere, come Chinaglia, come Signori, Maldini. I laziali hanno bisogno di riconoscersi in qualcuno che ci crede veramente in quei colori. Non dovevano lasciarlo così, sarebbe dovuto rimanere per poi inserirsi nella struttura societaria, è un personaggio che trascina, che è indispensabile alla Lazio. Pensate che mio figlio appena ha saputo dell'addio ha detto: "Se non c'è più Di Canio non sono più della Lazio", ma poi tutto si è risolto». Pensa che questo sia uno dei motivi del calo degli abbonamenti? «Non c'è dubbio, la società ha rinunciato alla sua bandiera. Poi c'è il discorso delle polemiche con i tifosi. All'esterno devi dare l'immagine di una grande famiglia, e questo non è stato fatto. Se migliaia di persone alzano lo stesso coro, forse andrebbero ascoltate». Lei si è abbonato quest'anno? «No. Ma come sempre comprerò il biglietto e andrò a fare il tifo. Sono sempre lì con gli altri biancocelesti. Ultimamente sono andato in curva, quei ragazzi sono i veri trascinatori della squadra, dei bravi ragazzi». Intanto domani in prima serata su Canale5, riparte il suo show... «Anche quest'anno saremo sugli schermi di Mediaset con tantissime novità. Vedrete un programma nuovo. Cinque puntate per cinque fiction. Saranno delle serate ogni volta diverse. Domani iniziamo con un horror, ma rimanendo sempre nel nostro stile elegante che cerca di far divertire la gente». Quale è la cosa che più ti fa piacere quando fai il tuo lavoro? «Sapere che grandi e piccoli riescono a divertirsi assieme davanti alla televisione».

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