L'allenatore giallorosso a pranzo da Veltroni con Pradè. «Riporteremo la gente all'Olimpico»
Al sindaco cercheremo di far vedere una grande Roma». Ricevuto dal sindaco Veltroni in Campidoglio, Luciano Spalletti accompagnato dal ds Pradè e dal preparatore Vito Scala, si è intrattenuto ieri a pranzo col primo cittadino. «Abbiamo parlato di sport - ha detto Veltroni - e della città. Vogliamo sostenere quella che può essere una grande stagione. Con Spalletti ho un rapporto di stima personale che è reciproca, l'anno scorso mi sono entusiasmato per il record di vittorie». Il tecnico della Roma, tutore al ginocchio per un intervento di routine al ginocchio («vecchie ruggini da gladiatore di centrocampo», ha detto il professor Mariani che lo ha operato), ha tracciato le linee guida della stagione che prende il via domani. «Ce la metteremo tutta per far appassionare il pubblico romano - ha detto il tecnico - Migliorare rispetto allo scorso anno è una responsabilità che fa parte del mio ruolo, soprattutto allenando la Roma». E il pubblico romano, appassionato come sempre, quest'anno sembra però lentamente allontanarsi dalla squadra. Pur non essendo ancora ufficiali i dati della campagna abbonamenti, la flessione resta inesorabile. Solo tre anni fa erano 44 mila, oggi circa 24. «Il fatto che si siano registrati pochi abbonamenti non è una nostra preoccupazione - prosegue Spalletti - Il nostro obiettivo è suscitare la passione che esiste nel pubblico romano. So che molto dipenderà dai nostri risultati, ma ci sono i presupposti per fare bene». Le motivazioni del calo degli spettatori che si recano allo stadio sono molteplici, da segnalare che il trend in ribasso della Roma è minore rispetto al dato nazionale. Spalletti prova a darsi una spiegazione. «Potrebbe essere causato dallo scandalo di calciopoli. Abbiamo visto tutti cosa è successo in Italia. Ma ora si può ripartire». Il diesse Pradè ha salutato il sindaco e ha voluto rilanciare il progetto Roma. «L'anno scorso dovevamo riconquistare i nostri tifosi, perchè venivamo da un'annata dove li avevamo fatti soffrire. Quest'anno vogliamo farli appassionare. Considero il pranzo col sindaco un portafortuna. Ci impegneremo in campionato ed in Champions League con la stessa cura che ha il sindaco nel governare la città». Del vertice tecnico giallorosso mancava solo Bruno Conti. Ed ecco il fuoriprogramma. Veltroni prende il telefono e chiama Bruno. «È un grande amico, ho voluto augurargli il bocca al lupo per questa stagione». Dopo la colazione col primo cittadino, Spalletti si è recato a Trigoria per dirigere l'allenamento. Ha curato in particolar modo la parte tattica, provando gli schemi per l'esordio di domani. E c'è stata una novità. Ferrari, fino a ieri, era sicuro del posto al centro della difesa per le prime due partite in campionato e Champions League, complici le squalifiche di Chivu in campionato e Mexes in coppa. Ieri il tecnico di Certaldo ha rivoluzionato un po' tutto, provando un nuovo modulo e soprattutto facendo scelte diverse. Cassetti, nella partitella in famiglia, è stato schierato a destra con Panucci e Mexes al centro e Tonetto a sinistra. Pizarro da solo in mediana con quattro centrocampisti davanti a lui. Taddei e Mancini sulle fasce, col brasiliano di colore sempre schierato a sinistra per sfruttarne le caratteristiche di rientro sul destro, e De Rossi e Aquilani centrali. Totti era schierato nella posizione che piace a lui, centravanti. È chiaro che non è detto che Spalletti opti subito per un nuovo modulo, ma Ferrari sembra non averlo convinto del tutto in questi giorni. Spalletti ha comunque tutta la rosa a disposizione. Restano in infermeria i soli Vucinic e Martinez che hanno fatto fisioterapia. Visto l'orario insolito della partita di domani (ore 18), Spalletti, sempre attento ai particolari, ha ordinato la rifinitura di oggi proprio per quell'ora.