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di FRANCESCO CHIESA MONZA — Schumi, Campione della Ferrari, è concentrato a ricorrere il mondiale.

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Alonso e la Renault sono in agguato, ma quale sarà il vero futuro di Schumi? È il leit-motiv del Gp d'Italia, anche se la decisione sembra oramai scontata: il ritiro. «Michael Schumacher ha preso una decisione difficile in merito al suo futuro in Formula 1», spiega Mister 20%, all'anagrafe Willy Weber, manager del ferrarista tedesco. Weber, che ha rimandato a domenica l'annuncio, ha spiegato che il sette volte campione del mondo ha risolto i suoi dubbi circa una settimana fa. Il manager di Schumi, all'agenzia di stampa tedesca dpa, ha escluso un cambio di scuderia del suo assistito. Schumacher, che domenica a Monza dopo il Gran Premio d'Italia rivelerà la sua scelta, secondo la stampa tedesca avrebbe deciso di ritirarsi al termine della stagione. Anche se le indiscrezioni che arrivano dalla Germania, sono prive di fonte e non sono state commentate nè dal pilota nè dalla sua portavoce. Schumi, a 4 gare dalla fine di quella che potrebbe essere la sua ultima stagione, è secondo nella classifica del Mondiale piloti di Formula 1 a 12 punti dallo spagnolo Fernando Alonso, pilota della Renault e iridato in carica. Diversa invece l'opinione del suo compagno di team, Felipe Massa: «Il ritiro di Schumacher? Non si è ancora ritirato. Posso dire che correre con lui è un piacere e penso che sia il pilota di Formula 1 più completo». Il brasiliano della Ferrari, per la prima volta in carriera da quando è in Formula 1 ha partecipato alla conferenza stampa della Fia nel ruolo di vincitore della gara precedente e si è detto molto contento: «Sì, sono felice della mia vita e del mio lavoro — sottolinea Massa —, le ultime cinque, sei gare sono andate bene e sono partito spesso nelle prime tre posizioni». È lui il futuro della Rossa, sicuramento accanto al brasiliano ci sarà Kimi Raikkonen. Ma per il momento si parla della gara di domenica. Questo è il primo Gran Premio d'Italia che Massa disputa in qualità di pilota della Ferrari e il brasiliano ha già notato la differenza rispetto alle altre edizioni della corsa a cui ha partecipato: «Ho ricevuto una calda accoglienza qui a Monza. A differenza di molti miei colleghi brasiliani non sono andato in Inghilterra ad iniziare la mia carriera, ma sono venuto qui, in Italia. Il risultato è che sono diventato un pilota della Ferrari e per me l'Italia è diventata molto speciale». Il brasiliano comunque è ottimista per la gara: «La Ferrari esprime una buona velocità di punta, è stabile e sviluppo carico aerodinamico. Insomma funziona tutto al meglio. Spero che avremo lo stesso rendimento anche in questo fine settimana, rimanendo sui livelli dello scorso Gran Premio di Turchia. Di certo mi sento più rilassato dopo la vittoria ma la motivazione è sempre alta». Dall'altro parte della barriccata, anche Fernando Alonso attende con ansia il Gp d'Italia: «La Renault è pronta per questa gara e cercheremo di trovare la vittoria». Poi, lo spagnolo, dice la sua sulla vicenda Schumacher: «È sempre bello gareggiare contro grandi campioni, ma è stata grande la soddisfazione anche quando sono riuscito a battere Michael (Schumacher, ndr) più che con altri piloti. Se dovesse ritirarsi, comunque ci sarebbero altri 21 ottimi piloti da battere l'anno prossimo, e non penso si debba provare nostalgia per nessuno. Penso che nella vita di un pilota devi essere bravo, avere talento ma anche molta fortuna nell'avere una monoposto sempre competitiva. E riuscire ad avere la macchina migliore per tanti anni sarà difficile per tutti -conclude Alonso - così come sarà molto difficile migliorare tutti i record di Michael».

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