Per la squalifica
Lotito all'arbitrato Giraudo verso il Tar
Il patron biancoceleste è arrivato allo stadio Olimpico intorno alle 9.30, accompagnato dai legali Gentile, Longo, Pulici e Viglione. Davanti al conciliatore Frosini, nominato per cercare di dirimere la diatriba, c'era anche l'avvocato Gallavotti, rappresentante della Figc. In poco meno di trenta minuti le parti hanno convenuto di continuare la discussione davanti ad un grado di giudizio superiore. «La Federcalcio ha ritenuto che non ci fossero i presupposti per una conciliazione - ha dichiarato Lotito all'uscita dell'udienza - È stato un confronto sereno, tuttavia procederemo presentando un'altra istanza all'Arbitrato del Coni, così come abbiamo fatto in precedenza per il club. La società ed il sottoscritto hanno avuto il merito di muoversi esclusivamente all'interno dell'ordinamento sportivo, senza rivolgersi alla giustizia ordinaria. Anche in questo caso la Lazio ha fatto da apripista a tutte le altre, ed è un merito che ci va riconosciuto». Il patron biancoceleste, condannato a due anni e sei mesi di inibizione dalla Corte federare, ancora una volta respinge le accuse al mittente. «Ribadisco la mia completa estraneità, così come quella della società che rappresento: andremo avanti per far emergere la verità». Nel primo pomeriggio, sempre negli uffici dell'Olimpico, si è presentato anche l'ex Ad della Juve Antonio Giraudo. Scontato dire, viste le posizioni totalmente divergenti, che anche questa conciliazione è fallita. Solo quindici minuti di colloquio prima di darsi un altro appuntamento davanti all'Arbitrato. «È stato solamente un passaggio formale - ha dichiarato Massimo Krogh, uno dei legali di Giraudo - vista l'estrema distanza tra le parti. Andremo all'Arbitrato, anche se il nostro obiettivo resta il Tar: vogliamo ottenere l'annullamento completo della sentenza sportiva. Per il mio assistito non ci possono essere altre strade al di fuori della giustizia ordinaria». Ieri intanto, anche la Reggina ed il presidente Foti hanno presentato l'istanza alla Camera di Conciliazione ed Arbitrato del Coni. L'avvocato Guglielmo Izzo sarà il conciliatore per dirimere la diatriba che vede il Brescia opposto a Juventus e Federcalcio.