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di FRANCESCO CHIESA POTREBBE mancare poco all'addio alla Formula 1 di Michael Schumacher.

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Senza pensare alla fine del weekend è proprio il campione della Ferrari ha parlare ed esaltare la supersfida tra la Rossa e la Renault: «Monza è un circuito leggendario e che, soprattutto per la Ferrari, significa molto. I tifosi ci staranno come al solito molto vicini e cercheremo di dare una svolta al Mondiale». Questa è la sua promessa, l'impegno di un fuoriclasse della quattro ruote che ha due oneri: concludere con una vittoria la gara di Monza e svelare quale sarà il suo futuro proprio alla fine del Gp più atteso dai tifosi del Cavallino. Proprio quei fans, certo ansiosi di conoscere il destino del loro campione, ma che accorreranno a Monza per assistere alla gara più importante della stagione, crocevia della Ferrari e di Schumi verso i «titoli mondiali». Questa la conferma del campione della Ferrari: «Il titolo costruttori è a un passo, quello piloti è ancora possibile. Ai tifosi dico: la Ferrari attaccherà e cercherà di vincere». Comunque, al di là del risultato e della rincorsa all'ottavo Mondiale, al termine del Gp d'Italia Schumi rivelerà quale sarà il suo destino. Un destino dal sapore particolare: chissà che Formula 1 sarà senza il tedesco. Certo è che mentre Schumi sarà a godersi soldi e famiglia, in Ferrari comincerà il nuovo ciclo con la coppia Raikkonen-Massa, sicuramente duo dalle grandi attese. La scelta del finlandese, ora alla McLaren, è stata fatta proprio dal direttore generale della Rossa Jean Todt. Con lui sempre Schumi e ora dopo quasi dieci anni a Maranello con la necessità di rinnovare una nuova strategia. In attesa, Schumacher chiede un po' di tranquillità: «Capisco naturalmente che l'annuncio susciti grande attesa. Abbiamo già reso noto che questo sarà successivo alla corsa perché vogliamo essere concentrati su questo importante appuntamento e naturalmente io sono d'accordo. Posso solo aggiungere che non vorrei più toccare questo argomento fino a domenica prossima». E il pensiero, appunto, torna all'mportanza del Gp d'Italia, su quei 12 punti da recuperare ad Alonso e alla Renault: «È possibile — conclude Schumacher — la nostra tattica può essere solo quella di attaccare. Dobbiamo recuperare, fare pressione e spingere. Non è la prima volta che la Ferrari si trova in una situazione come questa, sfrutteremo la nostra esperienza. Niente è ancora deciso e in quattro gare possono accadere ancora molte cose».

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