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La lettera del patron nerazzurro

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L'emozionante addio di Moratti «Hai onorato il club con la tua dignità»

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Scusami, ma credo che ti debba ringraziare soprattutto per la pazienza che hai sempre avuto con me. Per i tuoi occhi che sorridevano, fino alla fine, ai miei entusiasmi o all'ironia con cui cercavo di superare insieme a te momenti difficili. Pochi giorni fa, pochissimi - ricorda Moratti sul sito nerazzurro - mi parlavi dell'Inter con un filo di voce e con l'espressione di chi ti vuole bene, proiettando il tuo pensiero in un futuro che andava oltre le nostre povere, ignoranti, possibilità umane. Qualche mese fa ti chiedevo un po' scherzando un pò sul serio come mai non riuscivamo ad avere un arbitro amico, tanto da sentirci almeno una volta protetti. E tu, con uno sguardo fra il dolce e il severo, mi rispondesti che questa cosa non potevo chiedertela, non ne eri capace. Fantastico. Non ne era capace la tua grande dignità, non ne era capace la tua naturale onestà, la sportività intatta dal primo giorno che entrasti nell'Inter, con Herrera che ti chiamò Cipelletti, sbagliandosi, e da allora, tutti noi ti chiamiamo Cipe. Dolce, intelligente, coraggioso, riservato, lontano da ogni reazione volgare. Grazie ancora di aver onorato l'Inter, e con lei tutti noi».

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