Cufrè saluta
Papà Leo Cufrè, invece, non riesce a varcare il cancello di Trigoria per l'ultima volta. «Quando uno è stato così bene - ha detto ieri l'argentino - è giusto ringraziare tutti. I tifosi soprattutto. Con loro ho vissuto giorni indimenticabili, come quest'anno a Firenze dopo il gol realizzato, ma anche in quella stagione maledetta di due anni fa, quando stavamo andando in B e durante una partita scandirono il mio nome. Ho ancora i brividi addosso». Un addio veloce alla maglia giallorossa. «Spalletti mi ha preso da parte e mi ha detto che c'era questa possibilità, che voleva cambiare dietro. Ho accettato, ha fatto tutto Oscar Damiani. Ma poi, visto che il coreano non è venuto, poco ci è mancato che potessi restare». Quattro anni di Roma senza vincere niente. «Il vero rammarico è proprio questo, non aver alzato un trofeo. I vecchi compagni? Con Cassano ho discusso tante volte, ma poi mi ha chiamato e ci siamo chiariti. Voeller mi ha dato molto come allenatore. Dalla mia parte credo che adesso giocherà Tonetto».