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CAGLIARI — A tre anni dalla presentazione, la Mazda 3 si rifà il trucco, cambia ma non troppo a livello ...

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4a benzina tra le sue versioni. I numeri parlano chiaro, dal 2003 ad oggi ne sono state immatricolate 222.000 sul mercato europeo e 920.000 a livello mondiale, divenendo in breve il modello di punta della Casa nipponica. Se non fosse per una certa lentezza nelle consegne, principalmente qui in Italia, il successo sarebbe stato senz'altro maggiore. Quindi si può ben comprendere perché è stata aggiornata nel design ma non stravolta nelle linee. Tra le novità possiamo notare le modanature diverse nella zona anteriore, che conferiscono al frontale ancora più carattere, il paraurti posteriore di nuovo disegno accompagnato dai gruppi ottici con cornici nere. Cambia anche il design dei cerchi e sono disponibili nuove colorazioni per la carrozzeria. Sempre ottima la qualità degli interni, anche se cambiano i colori ed i tessuti dei rivestimenti, la sensazione che offre è sempre di un'auto di livello superiore, con molto spazio a disposizione sia davanti che dietro. La strumentazione ora dispone di indicatori bianchi con illuminazione blu per una migliore leggibilità, per accedere all'auto c'è la comoda smart card che manda in pensione la classica chiave e l'impianto stereo ha un disco fisso da 20 gigabyte per memorizzare fino a 3.000 canzoni. Interventi mirati anche a livello di insonorizzazione dell'abitacolo, con l'aggiunta di materiale fonoassorbente sotto al cofano motore e di un nuovo generatore per ridurre la rumorosità del motore. Sempre rimanendo in tema motori, Mazda 3 viene proposta in cinque motorizzazioni, tre a benzina e due turbodiesel. Per i benzina, abbiamo un 2.0 litri da 150 cv di potenza massima, un 1.6 litri da 105 cv ed un inedito 1.4 litri da 84 cv che è una new entry per il nostro mercato. Per il 2.0 litri a benzina è stato introdotto un nuovo cambio manuale a sei rapporti che ne migliora i consumi e lo rende più elastico anche nei percorsi autostradali. Inoltre ora dispone di cruise control, acceleratore elettronico e fasatura sequenziale delle valvole S-VT che ottimizza le già ottime doti di coppia del duemila a benzina. Per ultimo, ma non certo per importanza per il nostro Paese, rimane invariato l'eccellente turbodiesel di 1.6 litri da 109 cv con filtro antiparticolato di serie e si aggiunge la variante sempre 1.6 da 90 cv. Per i prezzi si parte dai 15.000 euro e si arriva ad un massimo di 23.000. Gio. Cer.

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