Cassano super, bene Oddo e Perrotta
Si braccia con i compagni che stentato a ritrovare gli equilibri difensivi dell'ultimo mondiale. Nella ripresa si fa anche trovare pronto su una staffilata maligna di Mikoliunas. Saracinesca. ODDO 6.5 Donadoni lo schiera al posto del titolare Zambrotta ma nel primo tempo resta troppo dietro limitando al massimo le percussioni in avanti che sono il suo forte. I primi venti minuti della ripresa, però, sono da «re» della fascia con almeno tre cross veluutati non sfruttati dalle punte azzurre. Arrembante. BARZAGLI 5.5 Danelivicus lo beffa sul gol e in altre occasioni svetta sopra la sua testa. Si riprende col passare dei minuti anche grazie alla latitanza degli avversari nei pressi della porta di Buffon. L'errore sulla rete della Lituania pesa come un macigno sulla sua valutazione. Insufficiente. CANNAVARO 6.5 L'idolo di casa prova a chiudere tutti i buchi che si aprono nella difesa italiana. In Curva B c'è una sua fotografia con la coppa del mondo per ricordare l'amore di questa città per il suo figlio prediletto. Lui ripaga con la solita prestazione con i fiocchi. Impeccabile. GROSSO 5 Avrebbe la possiiblità di sfruttare meglio la sua fascia ma sbaglia spesso il tempo dell'inserimento. L'eroe di Germania 2006 sembra stanco e fuori condizione. Una serataccia ci può stare ma è raro vedergli sbagliate tanti cross come al San Paolo. Spaesato. GATTUSO 6 Lotta come al solito su tutti i palloni vaganti però, quando si tratta di impostare, finisce spesso per restituire il pallone agli avversari. I centrocampisti lituani corrono da matti e lui è uno dei pochi a ritrovarsi sulla stessa lunghezza d'onda dei dirimpettai. Nel finale rimedia un cartellino giallo immeritato per far rispettare la distanza della barriera: l'arbitro si attardava a far perdere tempo agli ospiti e lui era l'unico a protestare. Ringhio. PIRLO 6 Da lui ci si attende sempre qualcosa in più del normale. Stavolta gioca una gara senza fronzoli ma non riesce ad accendere la squadra come gli era successo in Germania. Non è al massimo della condizione e si vede. Sbaglia anche qualche conclusioni che ormai fa parte del suo repertorio. Stanco. DE ROSSI 5.5 Un colpo di tacco apprezzabile per Cassano retaggio del passato romanista del madridista, qualche lancio illuminante ma anche la senzazione di soffrire troppo il pressing dei lituani che finiscono per limitare il suo raggio d'azione. Esce dopo pochi minuti della ripresa per lasciare spazio a Marchionni. Intermittente. PERROTTA 6.5 Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Corre per tre, contrasta, va a concludere. Sbagliato chiedergli la precisione perché ha un cuore così grande da far dimenticare gli errori commessi. Esce strenato dopo aver scaricato il contachilometri: il pubblico del San Paolo gli riserva un'ovazione al momento del cambio. Prezioso. INZAGHI 6.5 Ventitreesimo gol in azzurro come Bobo Vieri che ha giocato molte più partite di lui. Nella ripresa fallisce il raddoppio su assist di Cassano ma tiene in apprensione la difesa della Lituania per tutta la partita. Insipiegabile il cambio a quattro minuti dalla fine con Di Michele. Cecchino. MARCHIONNI 5 Donadoni lo inserisce nella ripresa per tentare di sorprendere la retroguardia lituana, sfruttando la sua velocità. Si posiziona sulla destra ma viene ignorato per quasi tutta la sua permanenza in campo. Sfortunato. GILARDINO 5 Gioca uno spezzone di partita ma non ne prende una tanto da far rimpiangere il compagno uscito al suo posto. Conferma la crisi che sta attraversando nel Milan dove non segna e nemmeno brilla. Inesistente. DI MICHELE sv È la carta della disperazione: entra nei minuti finali al posto di Pippo Inzaghi ma non ha il tempo per cercare e trovare la spizzata vincente. Ingiudicabile.