Cobolli Gigli
«A Roma per aprire un dialogo diretto»
E l'impressione che si stia aprendo un varco, come testimoniano le parole del presidente del Coni Petrucci. Per cosa? Per una Juve in serie B senza penalizzazione o quasi: la Signora sarebbe pronta a firmare per un anno nella cadetteria e poter così programmare in tutta calma la propria nuova vita tra le grandi. Non si può dire, però: non ancora, almeno. Cobolli Gigli conferma: «Vado a Roma, oltre che per assistere alla compilazione dei calendari, per aprire un canale diretto di dialogo con le istituzioni sportiva». Nelle segrete stanze di chissà quali uffici gli avvocati bianconeri e quelli della Federazione provano a trovare una via d'uscita. Una via d'uscita che non potrà essere la riammissione in serie A, sia pure con una forte penalizzazione: quest'ultima, infatti, non potrebbe essere inferiore ai 25-30 punti. Meglio quindi minacciare il ricorso al Tar adesso, magari presentarsi venerdì all'udienza che deciderà sull'ammissibilità o meno del ricorso (sempre che un Cda d'urgenza non decida altrimenti) e poi patteggiare un verdetto tramite l'Arbitrato del Coni che la Juve si deciderà a chiedere nei prossimi giorni: si può fare e si farà, par di capire. Resta da trovare il modo per comunicarlo, mentre sulla sostanza l'accordo verrà trovato (più o meno) facilmente: la Figc si dichiarerà disponibile a trattare sui punti di penalizzazione in B, la Juve si impegnerà a non dare seguito al ricorso al tribunale amministrativo, evitando così di esporre il nostro calcio a una figuraccia internazione che durerebbe mesi e preservando la salute di chi, in Figc, potrebbe vedersi prima o poi recapitare una richiesta danni di 130 milioni o giù di lì.