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di LUIGI SALOMONE UN CONFRONTO aspro, vibrante tra Lotito e Oddo.

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Toni molto accesi con i presenti abili ad evitare che l'animata discussione non trascendesse. In mezzo ai due litiganti il Milan e un'offerta che non si materializza dopo mesi di sussurri. Il punto principale è proprio questo: al momento né Galliani, né Braida hanno presentato una proposta ufficiale. Ma è anche vero che Oddo ha più volte parlato con Ancelotti e il tecnico rossonero ha ribadito che è pronto ad accoglierlo a braccia aperte. Quindi, in realtà, sia Lotito sia Oddo stavano dicendo la verità durante la discussione andata in scena dopo la pesante eliminazione dalla Coppa Italia. Di sicuro il difensore campione del mondo sarà multato per aver gettato in terra la maglia al momento della sostituzione al quinto del secondo tempo supplementare. Un atteggiamento censurabile che spingerà la società a prendere provvedimenti. E nemmeno Rossi ha gradito quel gesto di reazione anche se dopo la partita ha provato a minimizzare per non gettare benzina sul fuoco. Ieri il calciatore ha risposto alla convocazione di Donadoni e ha provato a ritrovare un po' di serenità con la maglia della Nazionale. «Non parlo», ha risposto ai giornalisti che a Coverciano gli chiedevano del suo eventuale passaggio al Milan. Poi, a chi gli faceva notare che il mercato chiude tra pochi giorni, il difensore della Lazio ha replicato: «I colpi grossi si fanno sempre alla fine». Insomma Oddo vuole andare via ma Lotito sembra irremovibile, pretende soldi (almeno 4 milioni) più il prestito, meglio la comproprietà, di Foggia. Più difficile inserire Bonera nell'affare per questione d'ingaggio. Decisive le prossime ore quando i dirigenti del Milan rientreranno dalla Spagna e dovranno scoprire le carte se ne avranno la volontà. In mezzo a tutti c'è Delio Rossi alle prese con i problemi di una squadra che non va anche per colpa delle tante assenze. Il tecnico non vorrebbe gestire Oddo da separato in casa e spera che le ultime 72 ore del mercato portino consiglio. A tutti. Intanto si va verso la schiarita per quanto riguarda Jimenez. Il «mago» cileno dovrebbe abbracciare la Lazio domani. Le dichiarazione radiofoniche del direttore sportivo umbro Pesce contribuiscono a rassicurare la Lazio. Ora si attende solo l'ok definitivo all'operazione (prestito oneroso con diritto di riscatto della metà fissato a sette milioni). Oggi potrebbe essere la giornata giusta per chiudere il conto. Inoltre Rios, provato a Formello nei giorni scorsi, è andato al Verona Capitolo cessioni: Tare ha rifiutato il Bologna, Simone Inzaghi il Modena e l'Ascoli (aspetta la Juve con poche speranze), Baronio il Cagliari, Sereni una possibile collocazione nel campionato francese o inglese. Oltretutto per i due attaccanti ci sarà ancora meno spazio dopo il ko in Coppa Italia e per questo che l'albanese potrebbe accettare di andare all'estero. Saranno piazzati i giovani Gimelli, Greco e Arenas. Oggi intanto l'avvocato Gentile presenterà l'istanza all'Arbitrato del Coni. Dovranno passare almeno dieci giorni prima che sia fissata l'udienza davanti ai tre arbitri (uno nominato dalla Lazio, uno dalla Figc e uno dal Coni). È quindi possibile che la decisione possa arrivare a campionato in corso anche se il club biancoceleste spera che la prossima settimana possa arrivare l'atteso sconto sui punti di penalizzazione. Nessun dubbio sulle due giornate di squalifica del campo che saranno revocate mentre sul resto ci sarà da discutere con buone possibilità di rivedere più da vicino quota zero. L'eliminazione della Coppa Italia sarà un ulteriore argomento del ricorso visto che, proprio per le sentenze della giustizia sportiva, la Lazio si è ritrovata a giocare i primi turni che non avrebbe dovuto fare. Tutto questo mentre la Reggina dovrà scontare solo 15 punti di handicap a dispetto dei 41 complessivi sanzionati alla Lazio con l'ulteriore perdita della vetrina europea.

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