Il commento
Ieri, e per la prima volta nella sua carriera, è stato Felipe Massa a conseguire il miglior tempo, mentre Schumacher si è dovuto accontentare del secondo posto per un piccolo errore compiuto nei minuti conclusivi della caccia alla pole. In ogni caso, la prima fila monopolizzata dalla Ferrari, e con ampio margine sulla Renault di Alonso, è un risultato che regala i favori del pronostico al fuoriclasse tedesco. Il momento di grazia della scuderia del Cavallino, iniziato ad Indianapolis ed interrotto solo ad inizio mese sulla pista di Budapest, è dovuto ai continui aggiornamenti della macchina, trovate geniali che incidono in particolare nell'aerodinamica. Inoltre, ad Istanbul, con un caldo torrido, la Bridgestone ha fornito alla Ferrari gomme ideali per volare verso la vittoria. Abbastanza soddisfacenti le prestazioni della Renault, con Alonso, almeno a parole, ottimista su quanto gli sarà possibile raccogliere in una gara che per lui si prospetta comunque in salita. Molto dipenderà dalla partenza, dove tenterà di bruciare uno dei due ferraristi, per poi confrontarsi in un esaltante testa a testa con Schumi. Non gli riuscisse la manovra, e dando per scontato il successo del sette volte campione del mondo, rischia di ritrovarsi a fine corsa con appena 6 punti di vantaggio, probabilmente troppo pochi per evitare il sorpasso nel mondiale. L'appassionante duello rischia, però, di essere rovinato dalle polemiche scaturite dalla decisione delle Fia che ha vietato in via definitiva l'utilizzo del «mass damper», dispositivo determinante per le prestazioni vincenti della Renault. «Campionato falsato», ha urlato Briatore. Frase forte, poco rispettosa dell'autorità sportiva, ma comprensibile, ricordando che il massimo organismo internazionale aveva approvato questo tipo di sospensione, sul quale è stata progettata la macchina, per poi dichiararlo illegale a campionato in corso. Nella vicenda c'è persino chi adombra oscure manovre per favorire la rimonta di Schumacher, in modo da consentirgli un glorioso ritiro dalla Formula 1. Ma questa è solo insopportabile dietrologia da buttare nella spazzatura e bene ha fatto Alonso ad evitare ulteriori veleni rilasciando dichiarazioni distensive.